Stamattina, più a causa del pessimo raffreddore che mi sono trovato che per le due gocce di pioggia, ho lasciato la bicicletta a casa e sono andato a prendere la metro in Maciachini. Sono sceso alle 8:24; c’era un treno fermo sull’altro binario e trecento persone in attesa. Occhei, forse alle 8:24 ce n’erano solo 250, ma due minuti dopo, quando finalmente è arrivato il treno – ricordo che al momento Maciachini è il capolinea della gialla – erano sicuramente almeno 300: si fa presto il conto, sapendo che ci sono sei vagoni e ciascuno di essi ha 32 posti a sedere.
Le 8:25 del mattino di un martedì non sono certo un’orario di morbida, né il 7 settembre è una giornata estiva; lo riconosce ATM stessa, che in un suo comunicato come al solito esultante sulla sua capacità di terminare quasi tutti i cantieri in tempo termina con la frase «Intanto, lunedì 6 settembre, come programmato entrerà in vigore il nuovo orario di esercizio 2010/2011 con la consueta intensificazione delle frequenze dopo la pausa estiva.» (Nota per i meno scafati: ATM non ha detto che è iniziato l’orario invernale, che probabilmente partirà dalla settimana prossima se non addirittura dal 20 settembre)
Aggiungo sommessamente che la nuova campagna pubblicitaria ATM, quella con le tessere del puzzle, dovrebbe venire leggermente emendata: le cose si fanno mentre si aspettano i mezzi!
Ultimo aggiornamento: 2010-09-07 10:53
Non vale.
Anch’io ho preso la metropolitana, e se non avessi dovuto partecipare a una noiosa riunione mattutina avrei già postato quel che ho iniziato a scrivere.
Che attacca così: “Dato che il buon .mau., forse per l’intervenuto trasloco o forse per gl’impegni familiari, non ha ancora pubblicato il consueto post sul ritorno del traffico in città…”
come, non l’avevo pubblicato?
ah, è vero. Ma è così breve breve e incentrato sui pargoli che mi era quasi sfuggito.
A me sembra che siamo nel caos. Giusto ieri pensavo che ATM fosse riuscita, con il nuovo orario, ad applicare la fisica quantistica al passaggio dei tram. Ho aspettato per un quarto d’ora un 9 in porta Genova (che fino a venerdì partiva ogni 9 minuti, e lì è capolinea), dopodiché mi sono rassegnato e me la sono fatta a piedi (e meno male che per puro caso avevo un sacco di tempo, fosse successo venerdì sarei rimasto fregato). Camminando mi giravo spesso alle spalle per vedere se qualche 9 mi venisse dietro, ma non è accaduto nulla del genere (ne ho visto solo uno che andava in direzione contraria). Al ritorno (sempre a piedi) ne ho visti un paio andare nella mia direzione (considerando che la passeggiata è durata 40 minuti, direi che qualcosa non va).
Se adesso si va su GiroMilano si nota che il percorso del 9 non è mutato, ma se inserisco partenza da porta Genova e la mia destinazione, il sistema mi consiglia di farmela a piedi. Anche prendendo singolarmente le fermate del 9 e pigiando “da qui” e “a qui” nulla cambia. Anzi, a dirla tutta, sembra che qualunque sia il punto di partenza nei pressi della mia destinazione (ad esempio Porta Romana), io debba farmela per forza a piedi: sparito anche il 29/30 (venerdì il tabellone alla fermata consigliava di prendere il 9).
Avvisi riguardo le linee non ne trovo: ci sono dei lavori in viale Gorizia, ma venerdì il 9 è passato tranquillamente per via Vigevano. Domani, probabilmente, dovrò farmi un paio di chilometri a piedi sotto la pioggia, e venerdì, dovendo essere a Milano molto presto, forse avrò più convenienza a venire la sera prima.
Allegria.
Ieri mattina avevo giurato a me stessa che sarebbe stata l’ultima volta in Linea 3, a costo di arrivare tardi in ufficio col percorso alternativo.
Salita a Zara assieme a un fiume di persone su un convoglio già pieno, Centrale inutile dirlo, Repubblica l’apoteosi. L’unica linea con attese di 4 minuti (a regime di orario invernale) nonostante percorra alcuni punti nevralgici.
In compenso sotto casa ho il cantiere della Linea 5 (ma la 4 dov’è finita?) che è uno dei progetti più inutili messi in piedi negli ultimi anni.
C’è poco da fare, ATM è allineata allo stile di governo della città. Siamo noi che non riusciamo ancora ad allinearci.
Ovviamente stamattina ho già infranto il giuramento, in ufficio è sempre meglio arrivarci puntuali.
@Silvia: la 4 è morta prima di nascere perché non ci sono i soldi per farla (non riescono nemmeno a sdoppiare il ramo di Bisceglie della rossa, figuriamoci…); la 5 è nata perché hanno trovato la scusa del project financing finto (i privati non possono perderci un euro), era la più veloce da fare, e peccato che avessero appena fatto la metrotranvia per Cinisello sullo stesso percorso e in sede protetta. Diventerà utile se mai la prolungheranno a Monza (non Bettole); e ancora grazie che hanno lasciato perdere l’ideona di farla finire a Garibaldi e far partire da Garibaldi una linea per San Siro senza che si potessero attaccare i due pezzi.
Io sono sempre più convinto che una “class action” contro IBM Italia….
A proposito, ma l’ora in più del sabato non l’hanno ripristinata (come promesso)?
@leo: ovviamente no, ma l’avevano detto che era in perdita.