trent’anni dopo

Oggi è il trentesimo anniversario della strage di Bologna. Come probabilmente sapete, non ci sarà nessun rappresentante del governo: come ha argutamente spiegato Ignazietto La Russa, «Cos’è successo gli altri anni? I ministri li avete fischiati. E allora avete già la risposta al perché non viene nessuno questa volta.»
Beh, mi sarei aspettato una mossa a sorpresa di Gianfranco Fini, in qualità (formale) di presidente della Camera e quindi espressione del parlamento oltre che di bolognese. Chiaro che di fischi se ne sarebbe presi ancora di più, lui che in fin dei conti è un ex missimo e quindi parente di quelli che la strage l’hanno fatta (anche se Paolo Guzzanti non è d’accordo… ma si sa che lui pensa sempre e solo ai russi). Non credo però che i fischi lo scomporrebbero più di tanto, e la mossa gli sarebbe andata benissimo per sparigliare ancora di più le carte.
Si sa, io e la politica non andiamo d’accordo.

Ultimo aggiornamento: 2010-08-02 09:30

9 pensieri su “trent’anni dopo

  1. Zagabart

    Avevo pensato anch’io ad una mossa del genere di Fini, ma probabilmente lui non l’ha fatta per evitare di creare ancor più spariglio di quello che c’è adesso: evidentemente per ora ne ha avute abbastanza….

  2. Bubbo Bubboni

    Mi pare che i giornali non ricordino che gli esecutori materiali della strage sono già a spasso.
    Chissà che non vadano loro a rappresentare le istituzioni. Dopotutto non sarebbe la prima volta…

  3. Barbara

    Quanto ai ministri che evitano i fischi, mi pare sia una strategia standard di questo governo: non vanno appena rischiano di essere contestati, anche solo blandamente, figuriamoci a Bologna.
    Leggere il riassuntino del post su gugolridar mi ha fatto venire un dubbio totalmente OT: si dice sarebbe dovuto andare o avrebbe dovuto andare? C’è un sito in cui trovare risposta a queste angosciose domande?

  4. .mau.

    ti basta il sito dell’Accademia della Crusca?
    (per la cronaca, la risposta è «Se il verbo che segue il servile è intransitivo, si può usare sia “essere” che “avere”: es. “è dovuto uscire” o “ha dovuto uscire”.»)

  5. Barbara

    Insomma io sono ferma all’1) e tu sei arrivato al 2).
    Per Bologna, il sito del Corriere cita due soli messaggi, uno di Fini (perlappunto) e uno di Napolitano – che potrebbe pure essere assente giustificato, visto che alla sua età stare su un palco a Bologna all’ora di pranzo in agosto è men che salutare. Tu che sei bravo a trovar le cose in rete, sai se di messaggi ne sono arrivati altri, ad esempio dal giverno?

  6. .mau.

    tu ti sei limitata a una condizione sufficiente per scrivere corretto, io ho migliorato il risultato :-P
    Per quanto riguarda i messaggi del governo, oggi ci sono solo Precisazioni da Palazzo Chigi che comunicano che «E’ davvero scandaloso che “la Repubblica” abbia costruito un’intera pagina su un assunto completamente falso. Il Presidente Berlusconi non ha effettuato nessuna chiamata, nemmeno una, ai parlamentari citati da “la Repubblica”, avanzando offerte o tanto meno minacce. Nonostante le smentite il quotidiano continua tutti i giorni, imperterrito, a ribaltare la verità.».
    (oggettivamente non credo che il PresConsMin abbia minacciato alcunchì [*], e di quello che scrive Repubblica mi fido il giusto e il necessario, che non è molto. Però mi fa ridere che la pagina dei comunicati del Presidente stia diventando sempre più un blog di un sedicenne – magari ci scriverò un post)
    [*] sull’uso di alcunchì invece che chicchessia ne ho già parlato. So bene che sui dizionari non c’è, è una mia precisa scelta stilistica usare un neologismo

  7. mestesso

    @.mau.:ex missimo e quindi parente di quelli che la strage l’hanno fatta
    A parte il refuso, tu quindi credi alla matrice politica, alias che fu opera di terroristi, e non di gente prezzolata ad hoc dai servizi su ordine degli americani, tipo “Romanzo Criminale”?
    E’ solo una mia curiosità ovviamente, nessuno sa e saprà come è realmente andata, tanto quanto Ustica.

  8. .mau.

    @mestesso: premesso che non ritengo affatto che Fini sia mai stato colluso coi terroristi neofascisti (figurati che non credo neppure nella collusione di quei dirigenti comunisti che negli anni ’70 definivano i comunisti “compagni che sbagliano”) ritengo che la strage di Bologna – l’unica per cui abbiamo una sentenza i colpevolezza in giudicato – sia opera di neofascisti. Sui mandanti non so dire.

  9. Fang

    Mah, se fosse andato e avesse preso bordate di fischi, che cosa avrebbero potuto titolare giornali e tg (anche quelli a lui ora più amichevoli)? “Fini fischiato a Bologna” e nell’occhiello “I bolognesi: non lo abbiamo fischiato per la sua attuale politica, ma come ex fascista.”
    No, non mi sembra sarebbe stata una grande idea. :)
    Invece così se l’è cavata piuttosto bene con una dichiarazione banale e neutra[1].
    Ah, alcunchì per adesso mi sembra cacofonico, ma magari è questione di abitudine. Tu insisti. :)
    [1] “La verità deve essere accertata” sta bene con “La mafia deve essere sconfitta ” e “L’evasione fiscale deve essere combattuta”: dichiarazioni buone per tutte le stagioni, che fanno fine e non impegnano.

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