_Proofs from THE BOOK_ (libro)

[copertina] Che cos’è Il Libro? Forse la Bibbia? In un certo senso sì. Secondo Paul Erdös, Dio (o The Great Fascist, come lo chiamava lui) aveva un libro con tutte le dimostrazioni matematiche più belle ed eleganti, e ogni tanto qualche mortale riusciva a dargli un’occhiata e trovarne una… che suscitava ammirazione e invidia negli altri matematici. Occhei, il 99,9% degli esseri umani non capisce la differenza, ma da quando in qua questo è motivo per lasciare perdere?
Questo libro (Martin Aigner e Günter M. Ziegler, Proofs from THE BOOK, Springer 20094, pag. 274, $49.95, ISBN 978-3-642-0855-9) raccoglie alcune dimostrazioni che a detta degli autori possono stare nel Libro. Attenzione! Non è affatto detto che queste dimostrazioni siano “facili”, diciamo alla portata di uno studente delle superiori; spesso gli autori hanno preferito lavorare sull’inaspettatezza, e sull’usare tecniche che a prima vista non abbiano nulla a che fare con i problemi di partenza. Però ci sono delle chicche davvero belle, che meritano davvero la lettura e l’ammirazione almeno di chi apprezza la matematica come un’arte (quale in effetti è…) e non come una scienza.

Ultimo aggiornamento: 2017-03-30 09:32

10 pensieri su “_Proofs from THE BOOK_ (libro)

  1. Barbara

    Si scrive Erdős.
    Sulla questione se la matematica sia una scienza discuto già abbastanza in famiglia per aver voglia di farlo online.

  2. juhan

    Post tentatore. Ma sono in ritardo su tutto, anzi di più.
    Zar ti ho (finalmente) messo nella lista RSS.
    Barbara hai un blog? non è la prima volta che noto il tuo nome ahimè non ancorato!

  3. .mau.

    @barbara: sei una rompipalle. Mi prendi tu un palmare che visualizzi tutto Unicode, così posso scrivere correttamente?

  4. Barbara

    “sei una rompipalle”: come negare :-).
    A questo si aggiunga che conosco una quantità di ungheresi che hanno opinioni assai decise in materia, e spero che dal link si possa dedurre come la comunità matematica si preoccupi in merito.
    @massimo morelli: il libro è scritto ad un livello molto alto. L’unica cosa che lo rende in qualche misura accessibile è che l’accento sta sulla combinatoria, ma secondo me è pensato soprattutto per i professionisti (= laureati in matematica).
    @juhan: no, non ho un blog. Per questo rompo le palle a un amico d’infanzia (si dice infanzia, nel matematico, quella parte della vita in cui non si sa cos’è uno spazio di Sobolev).

  5. Marco B. Rossi

    E’ da un po’ che lo tengo sott’occhio, non mi sono mai deciso a comprarlo.
    Che dici, lo prendo? Devo ancora leggere On numbers and games però, è lì che prende polvere accidenti…

  6. .mau.

    @marco b.: probabilmente questo è più facile di ONAG, o perlomeno è meno surreale :)

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