Partendo dal principio che voi sappiate cosa sia l’OuLiPo (con la versione italiana Oplepo e la costola scissionaria Opelpo), immagino non vi sarà difficile capire che di Opifici di X Potenziale ce ne possono essere molti, o meglio ci sono molte X che possono potenzialmente fare parte di un Opificio. In questo caso (Marco Maiocchi, Design potenziale, Luca Sossella 2006, pag. 119, ISBN 9788889829097) si parla di OpDIPo: Opificio di Design Industriale potenziale. Maiocchi insegna appunto design industriale al Politecnico di Milano, e ha raccolto in questo libretto alcuni esempi di vari designer, presentati a Milano al FuoriSalone 2005 e 2006. Come richiesto dalle rigide regole oulipane, la creatività deve nascere dai vincoli, e i vincoli devono essere più scollegati possibile dall’opera (che vuol dire, “fare un divano che ricordi uno dei quadri «Le tre età» di famosi pittori?) Il risultato verrà probabilmente apprezzato solo da puri intenditori del genere, ma il procedimento è comunque interessante.
Ultimo aggiornamento: 2010-07-06 11:50
Il difetto di molto design contemporaneo sta, mi pare, nel non vedere che il design é sempre potenziale: nel senso che dipende sempre da certi limiti, che costituiscono poi la famigerata funzionalità. Ma se qua si parla di vincoli “scollegati dall’opera”, siamo al punto di partenza: e trovo terribile anzi criminoso che un professore universitario di disegno industriale insegni una creatività “scollegata dall’opera” in un’epoca che avrebbe bisogno di una creatività “collegata all’opera”, al suo utilizzo.
A me invece piace, proprio perché si tratta di un esercizio assolutamente giocoso, che non credo abbia lo scopo di tradursi in oggetti veri e propri. Può anche succedere, come accade in ambito letterario, che la contrainte spinga invece alla creazione di opere di valore. In un mondo di inutilità non volute, quella programmatica può essere una soluzione. Spero che Sossella citi anche i plagiari per anticipazione che hanno preceduto l’OpDiPo. Io ci vedo senz’altro il progettista dell’altare della Patria (vincolo: fare un enorme monumento che assomigli a una macchina da scrivere).
Posso chiederti come fai a leggere cosi tanti libri? [invidia] :-)
Eppure non ho nemmeno famiglia …
@massimo: da quando sono (bi)babbo, leggo molto meno :-)
Per il resto, tieni conto che non guardo la TV, e questo aiuta; inoltre non esco più la sera, quindi (se non crollo dopo aver messo a nanna i pupi) un po’ di tempo ce l’ho…