Libertà e Giustizia propone una raccolta di firme per una legge popolare che cancelli l’attuale legge elettorale e ci faccia tornare a quella precedente (il Mattarellum). Occhei, la pagina inizia con la barzelletta del mese («La presidenza di Libertà e Giustizia lancia un appello a tutte le forze politiche presenti in Parlamento affinché si impegnino a restituire al cittadino il potere previsto dalla Costituzione di eleggere propri rappresentanti alla Camera e al Senato»: chi glielo fa fare a tutti i parlamentari a tornare da un parlamento nominato da cinque persone a uno dove l’elettore può scegliere?). Occhei, sappiamo tutti che una proposta di legge popolare serve a poco o a nulla, visto che il Parlamento può farne quello che vuole… e inoltre vedi sopra. Però se LeG mettesse su un banchetto andrei anche a firmare, per asserire il mio punto di vista.
Ma la raccolta di firme online no. Mi spiace, ma quella non serve davvero a nulla, se non ad autocompiacersi.
Ultimo aggiornamento: 2010-06-23 12:14
C’è un errore logico nel post e non riesco a capire bene neache guardando la fonte.
Ora fanno l’appello ai parlamentari, poi faranno la raccolta firme per la legge popolare (se fallisce l’appello? comunque? ma se lo fanno comunque allora l’appello… boh?), ma intanto c’è la raccolta firme online.
La raccolta online sarebbe per rafforzare l’appello ai parlamentari o per far passare il tempo prima della raccolta (con notaio e banchetti) per la legge popolare?
Non servirà, ma a cosa servirebbe non lo capisco.
@Bubboni: premesso appunto che non serve a nulla in ogni caso, almeno io voglio mostrare che ho alzato un minimo il culo, per dirla in maniera tecnica. Una firma online vale il costo degli elettroni che la compongono.
La petizione online penso sia stata fatta per aumentare la visibilità mediatica dell’iniziativa. Dato che sicuramente le cose non cambieranno, e lo sanno bene anche i promotori, si cerca di guadagnare visibilità (e quindi consensi) al partito anti-porcellum.
Dai e ridai, qualcosa otterrai, dice il proverbio. Alla lunga, se si è molto costanti, qualcosa si tira fuori. Certamente ci vorranno anni di costante lavoro, che non so nemmeno se LeG si accolerrà, ma io non ci trovo nulla di male in questo, anzi. Qualsiasi cosa alzi il livello di coscienza medio sul tema, anche di poco, è benvenuta ed assolutamente non inutile.
E cmq tornare al Mattarellum non risolve; bisogna tornare ancora piu’ indietro per veder ricomparire una rappresentanza effettiva.
almeno il Mattarellum ti permette di sapere per chi ti vorrebbero far votare.
Nota di servizio.
Il Mattarellum (che comunque restava una discreta porcheria) era uscito da un referendum dal testo complicatissimo perchè la Consulta si era pronunciata riguardo all’evenienza che si procedesse all’abolizione di una legge elettorale senza che ne fosse in vigore nessun’altra.
In pratica la logica del pronunciamento era questa: siccome nessuno può imporre al Parlamento di legiferare su nessuna materia, dal momento in cui si abroga la legge elettorale e fino a che il Parlamento nella sua autonomia non decide di promulgarne una nuova ci si troverebbe in una pericolosissima “vacatio legis” che produrrebbe un blocco istituzionale e politico nel caso in cui il Capo dello Stato dovesse sciogliere le Camere.
Per cui anche l’abolizione del Porcellum non potrebbe certo passare per via referendaria, salvo il fatto che sia il Parlamento a rendere la legge articolata in modo tale da abolire dei singoli commi e articoli che facciano migrare il sistema da proporzionale a maggioritario, da singolo a doppio turno e così via.
@Layos: questo è quello che hanno voluto far credere i proponenti del referendum (che se ricordi era stato voluto per forzare un maggioritario a partire dalla legge proporzionale precedente). Come puoi vedere dal testo del Porcellum, l’attuale legge elettorale non è una legge elettorale ex novo ma una modifica alla legge precedente. Se salta tutta la legge Calderoli, si ritorna automaticamente al Mattarellum.