Da lunedì ATM, naturalmente “per migliorare il servizio”, ha modificato il percorso di cinque linee di tram e una di autobus. Premessa: i vertici ATM e gli assessori municipali sono fermamente convinti che i tram non siano degni di una città vivace come Milano. Sì, in fin dei conti in periferia possiamo concedere un jumbo tram verso quei poveretti dei comuni limitrofi, ma nel centro no; le strade sono troppo strette e i tram intralciano la circolazione automobilistica. All’estero si risolve il problema impedendo la circolazione delle auto nel centro storico; da noi si è ad esempio preferito far nascere linee come il 31 che parte dalla circonvallazione esterna, mentre contemporaneamente si faceva fare un giro dell’oca al 7 pur di non fargli toccare il centro.
Cosa è successo stavolta? Beh, le modifiche a 19 e 27, che si sono scambiati un pezzo di percorso in centro, le possiamo rubricare come “interventi per la fluidità”; qualcuno ci guadagnerà, qualcuno ci perderà, ma in compleso non ci dovrebbero essere grossi scossoni. Nella coppia 2 – 3 si è invece perso mezzo percorso; il 3 viene limitato in Duomo e il tragitto verso la Bovisa, che era sempre bello carico, viene assorbito dal 2 che così non andrà più in Centrale, con la scusa che tanto c’è la metropolitana. La mia previsione è che tra qualche anno il 3 verrà abolito del tutto; già ci sono alti lai perché passa dalle Colonne di San Lorenzo che dovrebbero essere chiuse al traffico, e a quel punto diverrebbe praticamente un doppione del 15. Quanto al 2, si limiterà ad aumentare i suoi ritardi. Infine il 33, il tram più sfigato degli ultimi anni, perde metà del suo percorso (che oggettivamente era praticamente identico all’altra metà) per essere sostituito dal prolungamento dell’81, che è un autobus che finora aveva un percorso tranquillo e ora verrà infilato nel budello di via Porpora. Purtroppo via Porpora è troppo stretta per fare una banchina salvagente in corrispondenza delle fermate del tram e troppo larga per fare un marciapiede sfalsato; la morte del tram era segnata.
Ma ripeto che il tutto non terminerà qui. Adesso che la metro fucsia avrà completato la tratta in Fulvio Testi, che senso ha lasciare un tram sullo stesso percorso? Tanto la gente scenderà in Bignami e prenderà la metro. E d’altra parte ci verranno a dire che l’Europa vieterà dal 2015 i tram che non hanno un ingresso facilitato – ma gli autobus no, chissà come mai; così non solo le storiche Peter Witt ma anche i primi Jumbo arancioni saranno mandati a fondere, le linee tranviarie sostituite da fiammanti autobus, e la città sarà ancora più moderna.
Ultimo aggiornamento: 2010-06-16 07:00
Con buona pace di chi da via Manzoni voleva andare in via Torino con un solo mezzo (che non essendoci più il 2, se vuoi andare in fondo a via Torino devi prendere prima la metro e poi un altro tram). Ho l’impressione che cose come questa ce ne siano a pacchi, con la loro magnifica ‘razionalizzazione’.
Che poi, non mi è chiaro perché continuano a fare iniziative come quella del tram su cui si cena, che guarda caso è sempre strapieno, e poi fanno ‘ste cose.
@xlthlx: d’altra parte se qualcuno volesse andare da via Farini a porta Genova adesso può farlo con un solo mezzo. Non sono quelle le metriche che andrei a considerare, a meno di non fare una seria analisi dei flussi e delle rotture di carico (che sono certo ATM non abbia fatto).
Ok, per la cronaca dal mio personale punto di vista la “miglioria” non cambia nulla quindi posso parlarne in maniera più asettica :-)
Per un feticista delle ’28 come me (e del 2 in particolare, che quando ero giovine prendevo all’inizio di viale F.Testi fino sui navigli per andare alle Scimmie), queste non sono per niente buone notizie :-(
Pur essendo un appassionato utente del 5, devo dire che, per come sono tenuti i tram milanesi, forse è meglio se li parcheggiano direttamente in un museo…
ho notato che hai diversi post sui mezzi pubblici..non è che per caso sei il diretto erede di Simon Phillips Norton? il matematico che lavorava con Conway..fissato con i mezzi pubblici anche lui :)
bye!!
@ignazioc: mi sa che sia l’unica somiglianza tra me e Norton.