Vorrei raccontare di due opere teatrali del secolo scorso che purtroppo non hanno avuto un grande successo e oggi sono praticamente dimenticate: solo Douglas Hofstadter, nel suo Anelli nell’io, ci dà la possibilità di saperne qualcosa di più.
La commedia Picchetti al Negozio Tipico, scritta nel 1931 dalla commediografa e attivista sociale Rossella Wadhead, racconta di uno sciopero a gatto selvaggio proclamato dai lavoratori del Negozio Tipico di Alf e Bertie. Nella commedia cè una scena in cui i clienti che si avvicinano allingresso del negozio vengono esortati a non oltrepassare il picchetto; peccato che nel giorno della prima ci fu uno sciopero indetto dal sindacato delle maschere, con picchetto davanti al teatro; così la picchettatrice Cappa G., commessa del Negozio Tipico, deve recitare la frase «Chiunque oltrepassi il picchetto davanti al Negozio Tipico di Alf e Bertie è una canaglia», mentre ovviamente avrebbe voluto dire l’opposto e ringraziare chi aveva oltrepassato quel picchetto per entrare a vedere la commedia. Una situazione imbarazzante, non c’è che dire.
Tra il 1910 e il 1913, il celeberrimo drammaturgo inglese W.A.I. Ted Enrustle scrisse Principe Ippia: Matedrammatica, un’opera contro la moda allora in voga di scrivere commedie riguardo le commedie stesse. Nell’opera di W.A.I. Ted Enrustle, così, tutti i personaggi si limitano rigorosamente a parlare di varie proprietà dei numeri interi, semplici o astruse che siano. Peccato che una ventina d’anni dopo lo sferzante critico teatrale turko-viennese Gerd Külot mostrò come si potessero rileggere quelle battute come relative alla commedia stessa, e soprattutto una affermava che essa stessa non poteva assolutamente essere usata in una commedia!
Per chi volesse approfondire le opere, ecco la citazione bibliografica, sempre tratta da Anelli nell’io; altre rivelazioni saranno comunque presenti lunedì prossimo su Science Backstage.
– Enrustle, W.A.I. Ted, Prince Hyppia: Math Dramatica, 3 voll., Luna City, Unlimited Books, Ltd., 1910-1913 (trad. it. Principe Ippia: Matedrammatica, Saturnia, Edizioni Stranulari, 1914).
– Wadhead, Rossella, The Posh Shop Picketeers, Tananarive, Wowser & Genius, 1931 (trad. it. Picchetti al negozio tipico, Classe (RA), Editori Uniti, 1931).
Ultimo aggiornamento: 2010-06-12 09:49
così a sentimento, senza approfondire, googlare o seguire i link, mi viene un dubbio, anzi un trubbio…
Una nota sulla traduzione di “posh shop” come “negozio tipico” secondo me ci stava bene.
@Barbara: si sa che i traduttori si prendono sempre delle libertà.
@juhan: Soprattutto per la commediografa e attivista sociale Testa-a-gomitolo pubblicata nella capitale del Madagascar…