Leggo sul Corsera che il sindaco di Mogliano Veneto, comune un tempo noto perché nel suo territorio si trova il casello iniziale dell’autostrada Venezia-Vittorio Veneto prima che fosse inaugurato il passante di Mestre, ha sentenziato che per il 25 aprile la banda comunale non dovrà intonare Bella Ciao ma bensì la Canzone del Piave, visto che «La banda deve eseguire brani istituzionali e Bella Ciao non lo è, non rientra tra gli inni nazionali.»
Non mi stupisce la capacità di trovare una scusa per tutto, riuscendo ad arrivare al ridicolo di suonare per il ricordo della fine della seconda guerra mondiale un inno composto per la prima guerra mondiale; però mi piacerebbe scoprire quando la Canzone del Piave è tornata ad essere un inno nazionale. Lo chiederei anche al sindaco, ma purtroppo pur essendo per metà di origine trevisanofona non so parlarlo né scriverlo…
Ultimo aggiornamento: 2010-04-21 11:54
> comune un tempo noto per dover pagare il pedaggio dell’autostrada Venezia-Vittorio Veneto
mi dispiace che tu non sappia il trevigiano. vedo che cerchi comunque con ammirabile dedizione di abbandonare l’italiano :)
Non vedo il problema. Basta presentarsi in un bel gruppetto ed intonare “Bella Ciao” (e “L’Internazionale”) al momento opportuno. Se si lamenta poi si possono sempre intonare altri coretti….
in effetti non ho capito bene la questione del pedaggio…
l’autostrada A27 (un tempo Mestre-Vittorio Veneto, ora Mestre-Belluno con diramazione per … boh, credo ancora Godega, a meno che non siano riusciti a fare l’ultimo pezzetto per Sacile e riattaccarsi sull’A28) ha il casello di ingresso a Mogliano Veneto, quindi chi percorreva quell’autostrada associava Mogliano al casello.
Adesso c’è il passante di Mestre, quindi se arrivi da Torino / Milano / Bologna non ci passi e non ti accorgi più dell’esistenza del simpatico paesone.
Il sindaco di Mogliano, molto probabilmente, ignora che “La leggenda del Piave” fu scritta dal maestro paroliere Giovanni Ermete Gaeta, noto con lo pseudonimo E.A. Mario, nato a Salerno il 5 maggio 1884 e morto a Napoli il 24 giugno 1961.
@lector:
e tra l’altro, come ricorda Wikipedia, un napoletano che fu allontanato dal posto di lavoro “per scarso rendimento”.
Proprio un bell’esempio per le giovani generazioni venete :-)
Ah ho capito! Non era il comune che pagava il pedaggio, era un “dover pagare” impersonale :-)
(avrei scritto perlomeno “dovervi”)
rileggendola non l’ho capita nemmeno io, così adesso l’ho emendata ;-)