In tempi fulminei, la Cassazione ha sentenziato che i comportamenti di Piero Marrazzo, quando l’anno scorso è stato colto in fragrante con una trans e (forse) un po’ di cocaina, non avevano nessuna rilevanza penale. Non si parla di sfruttamento della prostituzione, non si parla ovviamente di atti osceni in luogo pubblico – anche se via Gradoli potrebbe prima o poi diventarlo ad honoremm – non si parla di spaccio di droga, non si parla nemmeno di uso improprio di auto blu. L’ex governatore del Lazio ha commentato che lui ha sempre detto di essere innocente e finalmente c’è la dimostrazione che tutta la sceneggiata era stata fatta per incastrarlo; il suo avvocato ha ribadito che dopo la forzata aspettativa il suo assistito è pronto per rientrare al suo posto di lavoro in Rai.
Su quest’ultima cosa nulla da eccepire, anche se immagino ci voglia del coraggio ad apparire nuovamente in video considerando il telespettatore medio. Sulla prima parte, però, avrei qualcosa da dire. Innocente è innocente, e le sue preferenze sessuali sono irrilevanti, anche se magari i suoi elettori avrebbero avuto il diritto di conoscerle in anticipo. Ma quello che conta è che Marrazzo non ha ancora capito che in Italia c’è soltanto Uno che possa fare di queste cose e anche se rese pubbliche continuare ad avere il favore dei suoi. È una semplice constatazione fattuale, ma a quanto pare non è molto compresa…
Ultimo aggiornamento: 2010-04-20 16:56
scusa, per quale ragione gli elettori di marrazzo avrebbero avuto il diritto di conoscere i suoi orientamenti sessuali prima di votarlo?
@delio: si vede che mi sono spiegato male. Gli elettori di Marrazzo avevano saputo dal Marrazzo stesso una serie di cose sui suoi orientamenti sessuali, cose che all’atto pratico non corrispondevano alla verità. Se Marrazzo non avesse raccontato del suo amore solamente per sua moglie, sarebbe andato tutto benissimo.
Evidentemente per Marrazzo il sesso è scisso dall’amore, posizione che io approvo incondizionatamente, ma che per uno che si presenti al proprio elettorato come cattolico (e che non sia l’attuale presidente del consiglio, cui tutto è permesso) costituisce una contraddizione.
@fb: “per Marrazzo il sesso è scisso dall’amore”. Mi pare impossibile dedurlo dalle informazioni a nostra disposizione. Marrazzo potrebbe fare sesso con la moglie che ama e/o amare le trans con cui fa sesso. Il tutto restando cattolico e andando a confessarsi a intervalli regolari. Un po’ come il tedesco Seehofer, che per un lungo periodo ha avuto la moglie in Baviera e l’amante (con tanto di bambino) a Berlino. Ufficialmente e restando cattolico.
Al pubblico Marrazzo non ha dichiarato che non faceva sesso a pagamento; solo che amava la moglie e i figli. Cosa che, insisto, potrebbe benissimo essere vera.
PS Se fossi stata uomo avrei potuto fare il gesuita.
Sesso o amore, trans o moglie, pur senza essere gesuiti mi sembra tristissimo che la gente decida di votare qualcuno in base a come questi orienta affetto e sperma. Mah.
Piuttosto mi sembra significativo che chi passa per certe forche caudine del Grande Sputtanamento Pubblico – e penso anche a Boffo – non sia più in alcun modo recuperabile per l’opinione pubblica, a prescindere da quello che potranno dire poi tutti i giudici del mondo.
Davvero gli elettori erano stati informati dell’orientamento e dei gusti sessuali del candidato? E perché? Ero a Roma all’epoca ma non mi ero accorto di nulla.
Sarà che non votavo lì o che ho ben altra idea del senso dell’articolo 3 della Costituzione.
non credo che la gente voti qualcuno in base a come questi orienta affetto e sperma, a meno che in Puglia gli orientamenti siano diversi. Però credo che parecchi votino immaginando che almeno in certi campi il candidato dica la verità. (Certe promesse elettorali sono chiaramente fasulle)
Ummm, con un astensionismo al 30% e con un fatturato della mafia a 135 mld mi sa che troppa gente immagina troppo o che ha un’idea di verità alquanto semplicistica.
Comunque lo slogan elettorale dell’epoca era “In un altro modo”. Me ne lamentai perché era segno che, con il maggioritario, i poli fanno la stessa politica e si differenziano solo nella forma. Però non escludo che gli elettori più arguti lo avessero inteso… in un altro modo! :-)
A me sembrava che il problema di Marrazzo fosse l’abuso dell’auto blu… o no?
no, la Cassazione ha detto che non c’è stato abuso.
@Barbara: partivo dall’ipotesi retorica che Marrazzo avesse detto la verità per mostrare che, anche se lo avesse fatto, agli occhi di parte del proprio elettorato avrebbe avuto torto lo stesso