[se vuoi una mia recensione più seria di questo libro, va’ su Galileo!]
La spannometria è la regina delle scienze approssimate, come scrissi a suo tempo sul mio Gergo Telematico. Un po’ più seriamente, quella di stimare i risultati a partire da dati apparentemente incompleti è un’arte che ha anche dei risvolti pratici, visto che permette di verificare con carta e penna se i numeri che si ottengono sono coerenti con quelli che sono stati indicati. In questo libro (Lawrence Weinstein e John A. Adam, Più o meno quanto? [Guesstimation], Zanichelli “Chiavi di lettura” 2009 [2008], pag. 263, € 11.80, ISBN 978-88-08-06281-9, trad. Luisa Doplicher) abbiamo così un gran numero di “Problemi di Fermi”, chiamati così negli States perché il grande fisico amava porli ai suoi collaboratori. Le domande sembrano assurde, spaziando da “quanti accordatori di pianoforte ci sono a Roma?” a “quant’è l’equivalente energetico in lattine di Coca-Cola della benzina consumata da tutti gli autoveicoli in Italia?”. Ma quello che conta sono altre cose: imparare a suddividere il problema in passi gestibili, sapere quali sono gli arrotondamenti fattibili, e anche mettere in pratica le formule fisiche (Weinstein è un fisico e tiene un corso universitario proprio su questi temi, mentre Adam è matematico). Il testo è scritto in maniera umoristica, o per meglio dire fredduristica; siete avvisati. Ultima nota di merito per la traduttrice Luisa Doplicher e per la “rilettrice” Marinella Lombardi, che hanno fatto un bel lavoro nell’italianizzare i riferimenti. Non c’è nessuna differenza tecnica nel valutare il numero di chilometri percorsi dagli italiani o il numero di miglia percorse dagli americani; ma per un lettore nostrano la prima stima è molto più interessante.
Ultimo aggiornamento: 2014-06-16 21:23
L’avevo recensito anch’io, qualche tempo fa, nella versione originale: http://borislimpopo.wordpress.com/2008/11/06/guesstimation/
Ma la traduttrice è la figlia di Sergio Doplicher? Secondo il suo sito ha un dottorato in fisica alla Sapienza.
@il barbarico re: non lo so. Probabilmente sì, ma io mi limito a guardare il risultato più che il nome :-)
Ho chiesto a un’amica che fa il dottorato con lo stesso prof. La risposta è sì.
Ciao, sono la traduttrice; mi ha segnalato il tuo articolo Isa Zani. Grazie mille dei complimenti! Giusto qualche precisazione: “spannometria” sul mio Zingarelli (2007) c’è, e infatti avevo fortemente sperato che rimanesse come titolo, ma poi non è andata così. Poi: le unità metriche sono in realtà merito degli autori, che hanno scelto di usarle per comodità di calcolo. Infine, gli adattamenti al caso italiano sono stati fatti da me e ricontrollati da Federico Tibone, uno dei due curatori. Scusa la pignoleria e grazie ancora!
Beh, trovo geniale il titolo, come tante volte mi è trovato di trovarne in Italia.
Ora mi hai incuriosito e comprerò il libro, se dovesse essere troppo difficile per me da capire, me ne lamenterò con te. :D