Non mi sarei aspettato la vittoria di Cota in Piemonte, ma sono contento per i miei corregionali che finalmente avranno quello che bramavano da un pezzo. (Ah, non è colpa di beppegrillo™ se la Bresso ha perso. Se uno ha votato il movimento a 5 stelle, non era certo uno che si sarebbe mosso per votare la Mercedes).
Non mi sarei aspettato una vittoria così ampia di Vendola in Puglia. E la divisione del centro-destra conta poco, perché molti ex AN non avrebbero comunque votato la traditrice Poli Bortone. Ma mi sa che sia vero che ormai la politica è protagonismo dei leader, da Silvio a Di Pietro financo a Casini – che però è rimasto fregato con la sua politica dei due forni – e l’unico vero leader che ha il PD è D’Alema, il che fa capire come la sigla sta per Party Doomed.
Sul risultato del Lazio resto agnostico, nel senso che non avevo grosse previsioni.
Sul risultato di Penati in compenso non avevo dubbi. Vedere come, pure in mezzo alla disfatta del centrosinistra (la sinistra non è pervenuta, ma tanto quelli sono troppo fuori dal mondo), sia riuscito a prendere otto punti percentuali in meno di quanto fece Sarfatti cinque anni fa dovrebbe voler dire qualcosa. Ma non lo dirà.
Ad ogni modo queste elezioni hanno dimostrato che la televisione non conta poi molto. Confrontate il risultato della Lega con lo spazio lasciato al Fedele Alleaten da RaiSet.
Ultimo aggiornamento: 2010-03-30 10:29
Beh, hai mai visto le tv locali lombarde per dire che la tv non conta? Lì la Lega spadroneggia.
Forse la Bresso è un errore statistico.
Prima c’era Ghigo (due volte) e poi ancora prima la DC (ai tempi del proporzionale), seguita dal PCI, tranne nel 1975 dove il PCI ha superato per poco la DC.
mau,
il professore è Francesco Ferrini della facoltà di agraria di Firenze.
http://www.lorenzoc.net/index.php?itemid=1851
>non è colpa di beppegrillo se la Bresso ha perso. Se uno ha votato il movimento a 5 stelle, non era certo uno che si sarebbe mosso per votare la Mercedes
Sono abbastanza convinto che, nonostante Grillo abbia portato al voto una parte di potenziali astenuti, abbia anche “rubato” voti ad altri partiti del centrosinistra, prima di tutto l’IdV.
Considerando che la sconfitta della Bresso è arrivata per diecimila voti e Grillo ne ha novantamila, sarebbe bastato veramente poco per non perdere il Piemonte.
Addirittura, tentando di stringere accordi con il centrosinistra o almeno parte di esso (di nuovo, l’IdV), avrebbe potuto tentare di realizzare alcuni dei progetti che aveva in mente, tipo la questione TAV. Invece con Cota la vittoria di Grillo non è altro che una vittoria di Pirro.
@Tooby: non ho capito l’ultima frase. La Bresso era alleata con l’IdV che non è (del tutto, cioè per niente) contrario alla TAV. Il programma di Grillo e quello dell’alleanza Bresso sono inconciliabili al punto che se fossero stati conciliati Grillo non arrivava affatto al 4.08% (cfr. Rifondazione, o come si chiama, che conciliando TAV e NOTAV ha il 2.64%)
Le nulle sono circa 10 volte la differenza di voti tra Cota e Bresso. Che sia ora di mettere in discussione… chessò, la facilità d’uso della matita? O forse forse altri oscuri aspetti della partitica contemporanea? :-)
Vero, ma ciò che intendevo era: facendo meno l’estremista, potevi portare a casa risultati potenzialmente meno disastrosi, visto che Cota, sostanzialmente, rappresenta l’antitesi al suo programma (sicuramente meno che il programma della Bresso, TAV o non TAV, era solo un esempio). Forse ti avrebbero seguito meno persone, ma ne avrebbe risentito positivamente la qualità del tuo peso politico. Per cui dico: sì, Grillo ha raggiunto il suo obiettivo, ma a scapito del suo proprio “programma”. Il peso dei suoi eletti, nella pratica, è zero, fatti salvi, ovviamente, i guadagni “d’immagine” per il comico e, in misura minore, per il movimento (che resterà comunque marginale). Ma questa cosa non mi rallegra.
Non sono un attivista grillino e quindi non ho autorità per giudicare la loro strategia politica. Però, *prima* di queste elezioni, l’influenza di Grillo su punti essenziali del programma di Bresso quali TAV, inceneritori, ecc. sarebbe stata assolutamente nulla. Non credo proprio che qualcuno avrebbe proposto di togliere il sostegno alla TAV per averli!
Bresso voleva altri alleati a cui il programma stava bene e li ha trovati. Si sono persi però anche 1.296.582 elettori che non sono neppure andati a votare…
Quello che mi interessa è vedere a quali considerazioni porteranno questi risultati. Oltre a dire che è colpa di Grillo, degli elettori idioti, del bel tempo la domenica, dell’ora legale e della malasorte ci saranno altre valutazioni un po’ più interne ai partiti?
Tooby: Io sono uno dei grillini che hanno messo in piedi la lista piemontese (ho portato a casa 1368 preferenze, maro’…). Posso dirti che noi il dialogo l’avremmo anche provato (per quanto i nostri voti “ex centrosinistra” siano una piccola parte, la maggior parte sono sottratti all’astensione e in generale quasi nessuno dei nostri elettori ci avrebbe seguito in un sostegno alla Bresso), ma la Bresso ha sempre rifiutato, sin dal principio quando disse “i grillini? non riusciranno nemmeno a raccogliere le firme”. Per non parlare del PD, che a Grillo ha negato persino la tessera… Hanno dimostrato ancora una volta la loro arroganza e stavolta l’hanno pagata.
Sono pugliese e ti assicuro che l’ampia vittoria di Vendola in Puglia è arrivata contro le intenzioni di D’Alema che ha provato prima a candidare Emiliano e poi Boccia prendendo una tranvata alle primarie. Il popolo di sinistra si muove per candidati di sinistra, questi a loro volta riescono a pescare voti al centro se sono riconoscibili e credibili, Vendola è stimato anche dai politici pugliesi di destra perché è risaputo che i soggetti convolti nello scandalo sanità sono tutti dalemiani che lui ha dovuto accettare nella prima giunta. Il paradosso è che Vendola è credibile anche al centro e a destra in un’elezione regionale perché viene visto come un comunista vecchio stampo che non si metterebbe mai un soldo in tasca. D’Alema questo non l’ha capito o non l’ha voluto capire. E’ un leader che vede lontano D’Alema? Non ne sono tanto sicuro.
Secondo me sei contento perché ormai sei milanese. Adesso il Piemonte (d’ora in poi Padagna Ovest) sarà una colonia della Lombardia. Abbiamo molto da imparare da Bergamo: pota!
la zona di provenienza di Cota, cioè la provincia di Novara è molto più vicina a Milano e Varese da tutti i punti di vista del resto del Piemonte.