Me n’ero accorto per caso stamattina, ma avevo altro da fare (leggasi “lavorare”) e non mi sono interessato della cosa, quindi ho lasciato perdere e ora posso direttamente citare Mantellini. La versione mobile del Corsera è diventata a pagamento, e probabilmente quella di Repubblica seguirà a breve, come sempre con i nostri Gianni e Pinotto della carta stampata.
Nulla di strano, probabilmente al Corrierone hanno deciso che le pubblicità sulla versione web sono al momento sufficienti mentre la versione mobile, essendo più leggera, non permette di guadagnarci su. Tra l’altro, a differenza di Repubblica, la prima schermata delle notizie non finiva nel bel mezzo di una frase, quindi c’era un minimo di lavoro aggiuntivo su.
Vabbè, vorrà dire che passerò al Times o a Le Monde, giusto perché faccio più fatica a leggere in tedesco Die Zeit. Ma anche El País potrebbe non essere male. In ogni caso mi disintossicherò un po’ dalle italiche piccinerie. Certo però che sarò costretto a cercare quotidianucoli, visto che secondo il Corsera «il servizio mobile diventa ora a pagamento in linea con le scelte dei grandi quotidiani in tutto il mondo»… Peccato.
Ultimo aggiornamento: 2010-03-24 12:52
Il mio quotidianucolo preferito è il New York Times, seguito dal Guardian. Die Zeit è un settimanale :-).
@barbara: e ci hai anche ragione. Ma tanto faccio fatica anche a leggere la FAZ.
A me piace molto il WSJ.
Sarò pessimista ma la vedo grigia; anche le statistiche che girano un giorno si e l’altro pure, che parlano di milioni di persone che pagherebbero volentieri le news online (specie se di qualità), mi lasciano un po’ perplesso, anche perché mi sembrano poco chiare.
Ciao.