Dopo aver sbolognato i gemelli al mare dai nonni, come prima cosa abbiamo dormito: la seconda è stata però andare al cinema, per vederci l’ultima fatica di Tim Burton, Alice in Wonderland. Siamo dei tradizionalisti e ce lo siamo visti in 2D, nonostante la cassiera del cinema ci abbia guardato con aria stranita dicendoci “ma lo sapete che lo spettacolo delle 19:10 non è in 3D?”
Ah sì, il cinema. Siamo andati per la prima volta all’UCI Bicocca, arrivati una decina di minuti in anticipo (senza nemmeno farci convalidare il biglietto… non c’era la maschera all’ingresso), entrati nella sala da 260 posti… e l’abbiamo trovata completamente vuota, come da foto. (La persona che si vede è Anna) A dire il vero, alla fine il pubblico è triplicato, perché alle 19:25 è entrata una coppia con due figli. Sicuramente loro sono più esperti per quanto riguarda la programmazione rispetto a noi, ma sono stati comunque fregati. Alle 19:10 è iniziata la pubblicità, che è durata venticinque minuti. Una cosa incredibile. Sì, abbiamo visto lo spot elettorale della Lega Nord che in effetti è stato fatto molto bene, ma il tutto è qualcosa di incredibile…
Ah, ma magari vorreste sapere qualcosa sul film? Beh, è molto bello. Tim Burton ha fatto bene a fare quello che in realtà è un sequel, che dell’Alice carrolliana mantiene più che altro un gioco di citazioni. D’altra parte ha così potuto lasciare quell’ambientazione gotica che gli piace tanto, rovinata giusto dal fatto che la sceneggiatura è quella di una storia di iniziazione: un sempreverde, vedi tutto il ciclo di Harry Potter, ma alla fine un po’ stucchevole.
Attori: Mia Wasikowska è un’Alice ventenne troppo carina, Helena Bonham Carter è semplicemente favolosa come Regina Rossa, mentre Anne Hathaway è stucchevole come Regina Bianca. Per quanto riguarda il Cappellaio Matto, Johnny Depp ha semplicemente rifatto un Willy Wonka giusto con gli occhi verdi. Diciamo che mi sarei aspettato di più da lui.
Gli effetti speciali sono a mio parere favolosi, nel senso che non si notano (come ho scritto, non so se e come il 3D modifichi la percezione: tanto in questo caso è una postproduzione, quindi non è un problema). Visto che è ovvio che ci sono, vuol dire che sono perfetti, no?
In definitiva, vale la pena di vederlo, perlomeno se siete amanti dei film di Tim Burton e/o carrolliani. Non ve ne pentirete.
Ultimo aggiornamento: 2019-07-24 21:53
Credo tu abbia taciuto per discrezione un altro evento successivo allo sbolognamento dei bimbi, cioè una serie di visite a santuari ove accendere ceri, candele, e fare donazioni per opere di bene. I nonni si tengono DUE nipoti infanti a trecento chilometri da voi, per giorni e giorni. Che fortuna sfacciata! Spero vi rendiate conto.
Tornando all’argomento principale del post, mi pare inviti piuttosto a non andare a vedere Alice: dubito possa piacermi un film nella cui descrizione compare due volte la prola stucchevole. Lewis Carroll ha tanti difetti, ma stucchevole non lo è di sicuro.
PS @.mau.: spero anche tu apprezzi lo sforzo lessicale di sostituire “fortuna sfacciata” a quanto mi sarebbe venuto naturale, per non ledere la dignità del blog :-).
I chilometri sono solo 200 :-)
Sulla stucchevolezza, è relativa al libro originale, non è da considerarsi in assoluto.
@ Barbara
LC NON ha difetti, mi assomiglia.
ma perché in 2D?
@mfisk: la vera domanda è “perché in 3D?”
Ma davvero non ci capisce com’è in 3D? Ho visto un altro di questi film che distribuiscono in 3D e TUTTE le scene, ma proprio TUTTE, erano fatte con una “fotografia” pensata per far risaltare la tecnologia 3D. Sfortunatamente usando un simile criterio non si può pretendere che il 3D serva anche a comunicare qualcosa che vale la pena di essere detto.
A quanto pare anche il manifestino di questo film è fatto così!
a) per il motivo detto da Bubbo: essendo pensato per il 3D, una parte del lavoro viene perso nella visione 2D;
b) perché il 3D è più bello (più coinvolgente, più realistico, più quel-che-ti-pare, ma comunque più qualcosa)
Voglio dire: anche oggi si può fare un film in bianco e nero, a patto che ciò sia una scelta artistica: e in tal caso certo non andrei mai a vederne una copia colorizzata (si dice così?).
Se invece decidessi di andare a vedere un film girato a colori (rectius: espressamente girato a colori), e in città ci fosse un cinema iperscrauso dotato ancora dell’ultimo proiettore bianco/nero (è una metafora, si capisce?), allora eviterei di andare proprio lì, e preferirei recarmi alla sala vicina, dotata del proiettore a colori.
a dire il vero in Alice in Wonderland, a differenza ad esempio che in Avatar, il 3D è stato aggiunto in postproduzione. Da Wikipedia: Burton and Zanuck chose to film with conventional cameras, and convert the footage into 3-D during post-production.. Quindi l’analogia corretta, visto che Burton felt 3D was appropriate to the story’s environment, è che il film è stato girato in bianco e nero pensando a come sarebbe poi venuto colorizzato. Spero ammettiate che la cosa è un po’ diversa, e se non lo ammettete amen :-)
@mfisk: perché il 3D è più bello
Ecco, vediamo di capirci. Io sono uno che ama il cinema, ma il 3d non lo considero neppure. Perchè?
(più coinvolgente, più realistico, più quel-che-ti-pare, ma comunque più qualcosa)
Coinvolgente? Ci sono badilate di film coinvolgenti in 2d. Il 3d ti fa sentire “dentro” il film? Secondo me ami troppo i videogames.
Realistico? Una favola REALISTICA? Huh? Stiamo scherzando?
Più-quel-che-ti-pare cosa?
Il 3d serve a capire (o meglio “aumentare”) il senso della profondità che manca in un film tradizionale. Ora, in quali e quante situazioni questa caratteristica diventa importante (porno a parte)? Nei film appunto tipo videogames, o meglio nei videogames fatti a film. Io gioco ed apprezzo i videogames, ma nella loro cuccia: non invadano territori altrui.
Il 3d è un purissimo prodotto di marketing delle case di produzione per cercare di togliere di torno la pirateria, lo sanno tutti. A fare i film non serve, se non chi ci arriva per primo. Poi-lo-sai-quanta-nooia-con-chi-arriva-quarto-quinto…
Sinceramente…
@.mau.: se il film è stato pensato in 2D e poi postprodotto in 3D, il che non sapevo (anzi, credevo il contrario), allora ti do ragione: è esattamente come un B/N colorizzato.
@mestesso: il _non lo considero neppure_ mi sembra una petizione di principio. Il 3D è uno strumento in più, come era il colore rispetto al B/N. Quanti hanno sentenziato che con l’avvento del sonoro il cinema non sarebbe stato più un’arte? o con l’avvento del colore (anche se l’avvento del colore non ha ispirato Wilder)? Ecco, oggi siamo all’avvento del 3D. Il che non impedisce di apprezzare anche Casablanca o Metropolis; ma pensare che oggidì il cinema debba ricalcare il modello stilistico di Lang è antistorico: è stata inventata la banda sonora, è stato inventato il colore (del resto, che dire di Tati che ha colorizzato a mano e a china il proprio primo film?), è stato inventato il 3D. Rifiutare quest’ultimo (come gli altri) a mio avviso significa fare l’Amish della cinefilia.
Sìsì, il 3D è uno strumento in più. Ma uno strumento per farci cosa? Credo che sia questo il problema dei film 3D attuali, dato che lo strumento serve a vendere i biglietti alle sale cinematografiche attrezzate e null’altro.
Nulla sui contenuti, nulla sul valore artistico comunuque definito, nulla da comunicare, almeno per ora. E’ come se [ESEMPIO DI CINEMA COMMERCIALE NATALIZIO] usasse gli scenari espressionisti del “Dr. Caligaris” o il castello del Re Lear di Orson Welles.
@mfisk: Bubbo ha posto la domanda giusta. Col 3d che ci fai?
E per risponderti col tuo paragone, col sonoro cosa si è fatto? Quanta differenza ha fatto la transizione muto-sonoro e quanta è la differenza 2d-3d? Io dico che epsilon < (3d-2d) << (sonoro-muto).
Per guidare la macchina occorre la visione stereoscopica e quindi il 3d. Per vedere uno al cinema che guida la macchina NO. Questo per dire che il 3d in mplti casi è assolutamente ridondante (alias non aggiunge nulla). Certo, questo non impensierisce chi fa film fuffa, e film fuffa continueranno ad esistere.
A mio parere la regina bianca è volutamente stucchevole: tanto la regina rossa è caricaturalmente cattiva quanto la bianca è stucchevolmente buona
D.
Io ho visto avatar in 3D. Bello, pnesato per il 3D, ma non vale il megamalditesta successivo.
Io non sarei così drastico nel condannare il 3D: ora come ora è soprattutto una trovata commerciale (e antipirateria), ma non posso escludere che un bel giorno arrivi qualcuno che ci farà veramente un film che non poteva essere fatto altrimenti. Non posso porre limiti alla creatività e alla genialità altrui.
non ascoltatelo, il film è molto brutto!