Ieri ci sono arrivate due lettere, una per “i genitori di Cecilia” e l’altra per “i genitori di Jacopo”. In ciascuna di esse l’assessore Mariolina Moioli (quella che taglia le classi ai licei serali, per intenderci) ci racconta che possiamo già preiscrivere il/la giovine ai nidi comunali e ci dà persino un’utenza con password per fare tutto on line. Per la cronaca, l’utenza in entrambi i casi è a nome di Anna, giusto per la discriminazione. Ma la parte più interessante è sapere che ci sono gli Open Day! tre pomeriggi in cui dalle 16:30 alle 18:30 si possono visitare i nidi. Bellissimo, vero? Gli Open Day saranno mercoledì 3, giovedì 4 e venerdì 5 marzo.
Proprio così: una lettera spedita con Postel da Milano a Milano (e che quindi dovrebbe arrivare in massimo due giorni a farla lunga) è arrivata una settimana dopo la fine dell’evento. Poi ci si chiede come mai il PdL possa non portare le liste in tempo…
Ultimo aggiornamento: 2010-03-13 19:16
Ringrazia il cielo, la maggior parte dei Comuni non ti scrive proprio. E in ogni caso la scadenza è ben prima (a fine gennaio se ricordo bene) – si possono iscrivere anche i bambini non ancora nati. Costì la scadenza quand’è?
Avete già deciso quale mix di nido/tata/nonni adottare?
idem; aggiungo la lettera era datata “marzo2010” e che il “codice fiscale associato”, che dovrebbe valere come ID è stampato con un carattere (l’ultimo) in meno
@devan: è vero! anche nel codice fiscale di Anna manca l’ultimo carattere!
Da noi il comune ha iniziato a mandare la tesserina “Benvenuti a Lugo” che ti consente nel primo anno di vita di avere una serie di sconti ed agevolazioni (ad esempio il 15% sul latte in polvere).
Peccato che la lettera in cui mi informavano di poter ritirare la tessere è arrivata quando la piccola aveva già 3 mesi.
E’ vero che la tessera vale un anno dal rilascio ma è altrettanto vero che le spese maggiori in farmacia sono nel periodo 0-3 mesi che non in quello 12-15.
@S. leggendo la tua pagina web ho avuto un attacco di invidia per il numero di figli. Sarebbe giusto che in questi casi il Comune vi pagasse anche la babysitter :-). Mi rattrista invece sapere che ci sia tanta gente che finanzia (controvoglia) le multinazionali del latte in polvere, causa lo scarsissimo supporto fornito dal sistema sanitario italiano all’allattamento al seno.
A suo tempo in farmacia compravo solo la cremina per la zona pannolino, e uno sconto mi avrebbe fatto poca differenza.