Io sono tendenzialmente favorevole al principio del legittimo impedimento. Paradossalmente lo ritengo addirittura più logico nel caso di procedimenti penali non direttamente collegati agli atti legislativi di un qualche ministro. Ritengo anche che la norma sia incostituzionale, però: nessuna contraddizione, ma la semplice constatazione che ponendo in essere una disuguaglianza tra cittadini dovrebbe essere votata come legge costituzionale.
Detto questo, non riesco a capire il vantaggio del PresConsMin. Col legittimo impedimento i tempi di prescrizione si congelano, e quindi non si possono fare le solite manfrine di giustifiche dell’ultimo momento. La posizione dell’imputato viene stralciata, e quindi è più facile arrivare a una sentenza per gli altri imputati: se la sentenza è di assoluzione tanto meglio per tutti, ma altrimenti resta una spada di Damocle. L’unico risultato pratico sembra insomma nascondere sotto il tappeto i problemi e spostarli di qualche tempo; anche il salvacondotto Alfano bis che dovrebbe arrivare come legge costituzionale non può fare altro che spostare i tempi, ma non annullerà nulla. L’unica cosa che mi può venire in mente è che il PresConsMin pensi di restare vita natural durante al governo, morire durante una riunione del Consiglio dei Ministri e quindi non aver più da preoccuparsi della giustizia terrena: però non riesco a crederci. Insomma, cosa c’è sotto secondo voi?
Ultimo aggiornamento: 2010-03-11 10:55
L’opinione di Taormina è che pensi di diventare Presidente della Repubblica, e quindi sarà coperto dal (neo)lodo Alfano (costituzionale) che avrà fatto approvare nel frattempo fino al 2020 (Napolitano scade nel 2013). All’epoca avrà ottantaquattro anni. Per dopo, ci penserà :-)
La situazione è uguale a quella del lodo alfano: congela la prescrizione. A che serve? Intanto, come dici tu, rinvia il giudizio (che vorrebbe dire anche giudizio della storia, vista la megalomania del soggetto). In secondo luogo, può succedere quello che sta succedendo col processo Mills: i magistrati portano il legittimo impedimento alla consulta che lo boccia; uno dei co-imputati viene condannato e la posizione del presdelcons viene stralciata; zac, si ricomincia da capo, prescrizione, gioco fatto.
Direi che ci sono due fattori.
anzitutto, quello che interessa a B. non è guadagnarsi la prescrizione (che è già certa e scontata, tenuto conto dei tre gradi di giudizio), bensì far sì che non si arrivi a una sentenza in primo grado mentre lui ricopre una carica politica o istituzionale, il che lo metterebbe in difficoltà dal punto di vista deontologico (ammesso che abbia una deonologia). Quindi rimandare finché si può gli fa gioco; mentre quando non avrà più alcuna carica potrà affrontare il processo, farsi eventualmente condannare in primo grado e poi farsi prescrivere in appello.
In secondo luogo, per quanto la prescrizione sia sospesa nel periodo del legittimo impedimento, cionondimeno esso allunga i tempi: esistono infatti una serie di tempi tecnici per “riavviare il motore” del giudizio, nel corso dei quali decorrono i termini di prescrizione pur non venendo celebrate udienze né posti in essere altri avanzamenti del procedimento: e quindi anche da questo punto di vista l’impedimento può servirgli non solo a tirare in avanti, ma proprio a guadagnare settimane preziose.