Digitalizzazione googliana: è proprio pubblico dominio?

Ieri (vedi CorseraRepubblicaIl Sole-24 Ore è stato siglato un accordo tra il ministro dei Beni Culturali Sandro Bondi e Google, per la digitalizzazione di tutti i libri in pubblico dominio conservati nelle Biblioteche Nazionali di Firenze e Roma: quasi un milione di testi.
Lascio volutamente da parte l’enfasi sui “posti di lavoro” (quanti pensate ne servano?) e vado molto più sul concreto, vale a dire su quanto “libera” sarà la libera disponibilità di tali opere. Frieda, la capa di Wikipedia, c’è andata giù molto pesante: nelle condizioni d’uso di Google per i libri da loro scansionati c’è infatti scritto (a) che non si può fare un uso commerciale di questi file (e quindi ad esempio non potrebbero essere importati su Wikipedia, che anche se non è commerciale di suo permette un riuso commerciale) e (b) che chi se ne prende una copia deve conservare la filigrana di Google (il watermark, se vi piace parlare inglese), in modo da permettere la tracciatura del testo. Tutto questo non è evidentemente quello che si definisce pubblico dominio, dove uno può fare quel che vuole del materiale.
La cosa è però a mio parere un po’ più complicata. Un conto è infatti l’opera che viene scansionata, che è nel pubblico dominio; altro conto è la scansione del testo, che indubbiamente è un’opera derivata e quindi può finire sotto copyright; altro conto ancora è il testo ricavato dalla scansione. A me ad esempio interessa più che altro quest’ultimo; nessuno però sa al momento quale sia la possibilità pratica di ottenerlo legalmente a partire dalla scansione. Nel caso si faccia un OCR indipendente è improbabile che si possa dimostrare che un testo è stato preso da una certa fonte, ma le regole sono regole e bisogna rispettarle. D’altra parte il libero utilizzo è sì utile, ma molto più limitante, e contribuisce a creare un oligopolio di fatto (no, non un monopolio: ma ai fini pratici cambia poco)
Come finirà il tutto? Boh. Vedremo (e speriamo!)
Aggiornamento: (15:00) Il comunicato stampa (in inglese) lo si trova qui; quando metteranno in rete la versione italiana magari posto anche quel link.

Ultimo aggiornamento: 2010-03-11 14:32

Un pensiero su “Digitalizzazione googliana: è proprio pubblico dominio?

  1. marcoxa

    Giovane. Se Yahoo scansiona una copia cartacea ottenuta tramite stampa di una versione digitale scansionata da Microsoft ottenuta…. etc etc.
    E se citassimo scorrettamente Shakespeare o correttamente il Manzoni in questo caso?

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