Mentre l’altro giorno facevo colazione con Anna, mi è saltato l’occhio sul cartone del latte (della Centrale del Latte di Milano, per i più curiosi) che riportava la scritta * Offerta speciale - solo €1,29. Possiamo discutere se sia un prezzo equo o no per il latte fresco, da mucche allevate in Lombardia; a dire il vero non lo so, e io non bevo latte. Quello che mi ha colpito è stato l’asterisco, che in un altro lato del cartone veniva esplicato come Offerta valida dal 17/07/2009 fino ad esaurimento scorte.
Va benissimo avere un’offerta speciale che dura da sette mesi, intendiamoci. La vera domanda è: “Ma quali saranno le scorte che si possono esaurire?” Non certo quelle di latte, che deve essere consumato entro sei giorni. Forse quelle delle mucche? Oppure quella delle confezioni Tetrapack?
Ultimo aggiornamento: 2010-02-17 07:00
Ovviamente la risposta è il tetrapack. Quando finiranno i rotoli smetterà la promozione (ma magari il latte continuerà a costare uguale).
Il prezzo è buono, comunque. Il latte dell’Agro Pontino, a Roma, in offerta sta a 1,35 (parzialmente scremato).
Questa ed analoghe scritte derivano da un obbligo di legge. Verso il consumatore esiste un obbligo contrattuale implicito con la creazione della offerta speciale che è legalmente vincolante pur non essendo un contratto firmato. Come ogni bene fisico distribuito in cardinalità finita, è impossibile garantire a priori che tutti quanti vogliano comprare il bene a certe condizioni lo possano avere: è quindi legalmente necessario mettere l’avvertenza, In caso contrario l’azienda sarebbe sanzionabile su querela del consumatore tradito.
@mestesso: in sette mesi un’offerta speciale non è più così speciale, no? potrebbero anche eliminare l'”offerta speciale” e scrivere “solo 1.29”.
@s. E qualcuno avrebbe preteso una fornitura di scritte sul tetrapack per la durata di almeno sette mesi? naaaah…
@.mau.:la legge è la legge. Se la tua soggettività dice che speciale si applica ad un periodo più breve, ai NAS frega una beata pippa ;-). Inoltre ai fini della contabilizazione dei beni a magazzino frega eccome.
@mestesso: mi daresti i riferimenti della legge in questione, così si può vedere la terminologia esatta?
Prezzo equo 1,29? Mah… Tanto per fare degli esempi.
All’Esselunga vendono latte fresco intero (ho detto latte fresco) austriaco a meno di 80 centesimi.
Al Gigante vendono latte microfiltrato intero a 1,09.
Nelle macchinette automatiche vendono latte crudo a 1 euro.
@.mau.: i riferimenti esatti non sono facili per me perché la mia conoscenza deriva dall’aver visto più volte gli interventi di Altroconsumo in materie analoghe, dove sono state sanzionati casi di informazione scorretta od insufficiente su prodotti vari nel caso di offerte promozionali (ma nelle news delle cause vinte non si faceva menzione ai codici esatti).
Le norme in gioco sono più d’una: la parte informativa verso l’utente e la parte fiscale (dare un valore certo e corretto al magazzino). La prima è parte del codice di diritto del consumatore, la seconda di diritto tributario.
Per la prima dovrebbe esserci qualcosa nel DL 206 del 6 Settembre 2005, ma è enorme e non l’ho visto tutto.
@mestesso: il Codice del Consumo non dice nulla, ho appena controllato. Quello che dovrebbe fare testo è il D.Lgs. 145/2007, articolo 4, comma 3; però si parla appunto di offerta speciale e non di semplice “offerta”, e ni questi casi le parole contano.
Tralascio poi il fatto che il prezzo è indicato sul tetrapack e non sui cartellini; quindi se tu pigli un cartone dove non c’è scritto che quel litro di latte costa 1 euro e 29, non puoi lamentarti con nessuno.
Guarda, se ti può consolare io faccio colazione non solo con latte scaduto ma anche da solo. Vita triste e sempre precaria
Nel modenese, terra di maiali e latte, il latte fresco parzialmente scremato costa circa un euro, un euro e pochi centesimi. Nei distributori di latte crudo di solito il latte viene venduto a un euro al litro.