La citazione qui sotto (un po’ modificata per evitare un troppo smaccato uso di Google) è stata scritta da un intellettuale poi andato in politica verso un uomo politico. Senza barare: chi erano i personaggi?
Caro Presidente, dando oggi la mia adesione formale a [omissis], la prego di consentirmi una breve dichiarazione, per dirle che con questa adesione ho creduto di compiere un atto doveroso e di sincerità e di onestà. Liberale per profonda e salda convinzione, in questi mesi in cui ho avuto lonore di collaborazione alla sua opera di governo e di assistere così da vicino allo sviluppo dei principi alla base della sua politica, mi son dovuto persuadere che il liberalismo, come io lintendo e come lo intendevano gli uomini della gloriosa Destra che guidò lItalia del Risorgimento, il liberalismo della libertà nella legge e perciò nello Stato forte e nello Stato concepito come una realtà etica, non è oggi rappresentato in Italia dai liberali, che sono più o meno apertamente contro di lei, ma per lappunto da lei. E mi sono pure persuaso che fra i liberali doggi e coloro ch e conoscono il suo pensiero, un liberale autentico che non accetti equivoci e ami stare al suo posto deve schierarsi al suo fianco.
(per chi fosse curioso, la citazione originale è questa. Insomma il quisss lo puoi fare giusto per divertirti)
Ultimo aggiornamento: 2010-02-12 07:00
Almeno avevo indovinato l’omissis, non che ci volesse molto.
OT (o no?): oggi vado a vedere un appartamento [sto cercando casa NdB] in una casa che porta inciso a grandi caratteri, sull’architrave del portone d’ingresso, l’iscrizione A IX E F.
L’uomo politico “verso il quale” era facile. L’autore meno, e ho sparato Benedetto Croce (non che ci sia andato tanto lontano, però! :)
D’altra parte una quindicina di anni fa c’era tutta una sfilza di liberali (vedi Paolo Guzzanti) che dicevano più o meno le stesse cose…
In effetti avevo pensato proprio a Guzzanti, ma lo stile avrebbe dovuto indirizzarmi verso un’altra epoca, fesso che sono. :(