RIcaricaMI

ATM ha pensato bene di introdurre una tessera ricaricabile per i biglietti dei mezzi pubblici milanesi, e con la sfrenata fantasia che la contraddistingue l’ha denominata RIcaricaMI – pregasi notare le maiuscole. Sfruttando l’offerta promozionale (due euro invece che 4, e un biglietto precaricato) la scorsa settimana ho pensato che avrei anche potuto prendermela per provarla. Vado al punto ATM in Centrale, aspetto pazientemente il mio turno, caccio i due euri e mi viene data la tesserina verde Lega. La tessera vale quattro anni e può contenere al suo interno biglietti semplici, carnet, giornalieri e settimanali 2×6; visto che non c’è possibilità di selezionare il titolo di viaggio, è stato stabilito un algoritmo per l’ordine in cui verranno usati: esattamente l’inverso di quanto ho scritto. La cosa è però talmente bizantina che a parte il dilungarsi con spiegazioni ed esempi su quello che capita mischiando biglietti diversi, perfino il tipo allo sportello mi ha consigliato di non caricare più di un tipo di biglietto per volta. Tra l’altro l’inizio dell’operatività è avvenuto in tutta fretta, tanto che la tessera vale solo per i biglietti urbani e non è integrata con Trenitalia (hanno pecettato il nome sul retro… chissà cosa è successo)
Il tutto funziona? non lo so, non mi è ancora capitato di salire su un mezzo. La mia idea è di usare RIcaricaMI al posto dei carnet, ma giornalieri e Bi4 continueranno ad essere comprati a parte. Capisco la complessità di un sistema simile, e che non sia affatto semplice permettere di scegliere il biglietto preferito; ma resto dell’idea che forse la soluzione adottata non servirà a molti.

Ultimo aggiornamento: 2009-12-18 08:00

8 pensieri su “RIcaricaMI

  1. ALG

    Io mi chiedo perché tu debba caricare biglietti e non soldi. Anche perché un sistema efficacie esiste ed è sperimentato in molte città. Faccio un esempio, se vai a Londra puoi farti una tesserina su cui carichi i tuoi soldi e che passi ad ogni viaggio. Automaticamente viene calcolato il biglietto migliore da usare, dunque:
    Se passi la prima volta ti calcola un biglietto singolo;
    Se passi un numero di volte tale per cui i biglietti singoli non sono conveniente quelli già pagati ti vengono sostituiti da un biglietto giornaliero (o un biglietto shopping se è applicabile).
    Alla fine il cliente sa di aver sempre pagato il costo minore possibile per l’utilizzo che ne fa…
    E’ ovvio che in questo modo l’azienda ci guadagna di meno ma:
    – Incentivi l’uso dei trasporti pubblici;
    – Puoi permetterti tariffe leggermente più alte per compensare perché comunque il cittadino sa di pagare comunque la tariffa migliore senza dover per forza farsi i conti su quale gli convenga.
    Ciao

  2. maxxfi

    Io benedico la mia scheda RFID che puo’ essere caricata simultaneamente con ‘abbonamento a tempo’ (p.es. per i viaggi urbani giornalieri) e ‘soldi’ (per sporadici viaggi extra-urbani o con tariffe differenti dall’abbonamento), per cui chiedo: che sistema usa ATM, tesserine magnetiche o RFID?

  3. marcoxa

    Il Presidente Catania dell’ATM non ha mai preso i mezzi pubblici a NY.
    L’ATM usa evidentemente qualunque sistema il consulente di turno gli consiglia.

  4. mestesso

    @maxxfi: RFID.
    @marcoxa: il consulente di turno è KPMG.
    @.mau.: per rendere compatibili le tessere delle FNM con quelle ATM ci è voluto più di un anno ;).
    Per tutti i milanesi: provate a farvi imprestare una tessera ATM, affiancatela alla vostra e mettetela sul tornello. Godetevi il messaggio di errore visualizzato :).

  5. David

    Non capisco però qual è il vantaggio di questa tessera rispetto all’abbonamento?

  6. .mau.

    @maxxfi credo che le tessere elettroniche ATM siano RFID.
    @ALG mi sa che sia troppo chiedere ad ATM un sistema tipo Oyster, almeno per i prossimi dieci anni. Il problema a questo punto è naturalmente “solo” di software…
    @David io non faccio abbonamenti perché prendo i mezzi saltuariamente, visto che in genere giro in bicicletta.

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