Nel quadro di uno dei miei tanti progetti personali che avevo messo su nel mio Copioso Tempo Libero, ho pensato di stamparmi qualche copia di un testo da me composto. La scelta è caduta su ilmiolibro.it, gruppo Repubblica-Espresso.
Prima scoperta: il costo del libro è tutto sommato civile, ma le spese di spedizione sono incredibili, visto che si parte da 6 euro. (Ma anche lulu.com ha lo stesso prezzo, intendiamoci). Non si capisce perché ci sia l’obbligo di inviare tutto via corriere quando esiste il piego di libri che costa un euro e mezzo.
Mi stampo cinque copie del libro senza metterlo in vetrina, perché non intendo venderlo. L’interfaccia è di una lentezza esasperante, ma il 23 novembre arrivo in fondo. I tempi di creazione sono indicati in cinque giorni lavorativi: naturalmente dalla carta di credito i soldi te li tolgono subito.
Il 4 dicembre (nove giorni lavorativi dopo) il libro è ancora in preparazione, senza nessuna comunicazione. Correggo gli errori che ho trovato nella bozza, e invio un sollecito. Nessuna risposta. Il 10 dicembre invio un secondo sollecito, chiedendo che – visto che tanto non hanno fatto nulla e quindi la produzione parte da capo, e i soldi ce li hanno già – mettano almeno l’edizione corretta. Arriva un improvviso movimento di mail (quattro in mezza giornata) e il libro passa in stato “stampato”. Il 15 mi arrivano finalmente le copie, inutile a dirsi della prima edizione sbagliata.
La rilegatura di per sé non è male; la carta non è sbiancata e forse un po’ leggerina (80 g/m2, la stessa grammatura delle risme che si comprano al supermercato), ma di qualità discreta. La rifilatura non è precisissima, in alto a destra si intravedono a volte le righette nere della maschera, ma comunque buona.
Giudizio finale: per ora, lasciatelo perdere. Il risultato finale non è male, ma c’è ancora troppo poca attenzione al cliente, cosa che a mio parere è fondamentale in questo tipo di operazioni. Non so la qualità degli altri siti di print-on-demand, quindi non do nessun suggerimento sostitutivo :-)
Ultimo aggiornamento: 2009-12-18 07:00
Il problema del piego è che non è tracciabile. Non puoi dimostrare di averlo spedito e tantomeno che il cliente l’abbia ricevuto.
C’e’ il piego libri raccomandata, tracciabilissimo e che costa 3 euro circa.
Mio padre, che pubblica libri di microstoria locale da anni, da qualche tempo è passato a ilmiolibro.it. Ne ha in catalogo già tre e si dichiara molto contento del servizio. Quello che trova utile è l’assenza di filtri con le case editrici, la possibilità di vendere i volumi ovunque (siamo calabri ed abbiamo molti legami con il nuovo mondo) e lo stile like social network che lo aiuta a dialogare con i colleghi solo di argomenti di suo interesse. Lui però è un topo di biblioteca, certosino e maniacale, per cui la versione che manda è quasi perfetta. Tipo di carta e copertina (rigida o meno) puoi sceglierli tu. Probabilmente, se nuovi siti offriranno in futuro un servizio analogo, le cose miglioreranno.
Io ho stampato un libro fotografico su blurb.com. La qualità della rilegatura è stata ottima, la qualità di stampa buona ma non eccellente: la retinatura è visibile guardando da vicino e le aree di colore uniforme non sono rese al meglio. Insomma la qualità non è paragonabile con quella di un libro fotografico (già lo sapevo, avendo letto recensioni su forum specializzati) ma sono comunque soddisfatto del risultato. So che stampano anche libri non fotografici, ma non ho provato questo servizio. Per le spese di spedizione c’è un’opzione di invio non tracciabile a 5 euro fino a 5 libri (credo che spediscano dall’estero).