un po’ di storia

La settimana scorsa a Vicenza c’è stata una querelle su un opuscolo a proposito del ventennale della caduta del Muro di Berlino commissionato da provincia e regione con finanziamento di 15000 euro, distribuito alle scuole e rivelatosi poi una scopiazzatura varia con aggiunte piuttosto peculiari, tipo che le croci celtiche siano un simbolo di spiritualità irlandese. Inutile dire che tra le fonti copiate c’era anche Wikipedia che tanto è lì a disposizione, facile da trovare.
Dopo che l’assessore che aveva finanziato l’opuscolo si era difeso dicendo che gli insegnanti dell’ITIS Rossi stavano facendo politica invece che scuola, ora c’è una nuova risposta, da parte dei professori di storia e filosofia del liceo vicentino Quadri. Ora, la chiosa finale dove i professori dicono «se proprio non avete tempo o voglia di informarvi leggendo libri scritti da esperti, ricorrete a Wikipedia, ove il controllo e la verifica della comunità degli internauti impedisce alla stupidità ed all’ignoranza di trovare casa» purtroppo è un obbiettivo statistico che a volte non è vero; però vi consiglierei di leggere il resto della lettera, perché ci sono molte cose di storia da imparare.

Ultimo aggiornamento: 2009-12-01 15:01

8 pensieri su “un po’ di storia

  1. Flx

    Io sarei a favore di “obiettivo” con una sola b. Penso si possa scrivere pure con due, ma con una sola credo sia veramente più elegante.

  2. .mau.

    @flx: io vado a giornate, ma in genere preferisco parlare di obbiettivo da porsi e obiettivo fotografico (mentre il linguaggio è sempre familiare e mai famigliare)

  3. Flx

    Credo che la distinzione dovuta al significato non abbia motivo d’essere. Ad esempio, si trova sul sito dell’Accademia della Crusca chi, parlando proprio di obiettivo fotografico, utilizza, sempre per distinguere da altre significazioni, due b. Quindi queste distinzioni mi sembrano campate un po’ per aria, dato che ciascuno si crea la sua. Io, visto che pur nei vari utilizzi la parola è chiaramente sempre la stessa, resterei legato alla forma originaria con una sola b.

  4. popinga

    Bella e interessante la lettera dei prof. del Quadri, che impartiscono una lezione di storia e di stile al becerume padano-fascista. Lezione che, con simili allievi, temo sarà inutile. Una precisazione sulla c.d. “croce celtica”, che fa la sua comparsa in Irlanda dopo la conquista vichinga, intorno all’VIII secolo E.V. Si tratta di un simbolo presente in varie tradizioni, ma NON in quella celtica precedentemente a quella data. Il simbolo celtico per antonomasia, rinvenuto in tutto l’areale di insediamento di quel popolo, è la triskel, il cerchio suddiviso in tre parti da tre archi ricurvi che si irradiano a partire dal centro (cfr. il mio I Celti e Milano, 1991).

  5. S.

    Mi lascia un po’ perplesso il passaggio dall’autore singolare al plurale e viceversa.
    Poi non condivido quando dice che i cristiani (per fortuna non dice erroneamente “la Chiesa”) hanno messo al rogo le presunte streghe. Equivale a dire che gli italiani sono mafiosi.

  6. Yuri

    Mah…. devo dire che non mi piace il tono della lettera di risposta. Il contenuto è molto interessante, anzi, sacrosanto… ma il tono boh… è effettivamente un po’ livoroso…
    Intendiamoci, il testo diffuso (o almeno quelle parti che ho visto riportate) è una boiata immonda… davvero una roba da Minculpop…
    Si finge di non sapere (o cosa beh più grave, non si sa) cosa ha significato davvero la caduta del muro. Intendiamoci, doveva cadere, anche se in un certo senso era un “muro portante” di tutto un sistema di pesi e contrappesi… il confronto costante tra le superpotenze, benché perverso creava una situazione di equilibrio.
    L’unione sovietica era un gigante dai piedi d’argilla, ma caduto il muro, crollato quel gigante, beh… la “libertà” si è tramutata in una allucinante guerra di tutti contro tutti… da cui forse solo adesso l’europa dell’est sta venendo fuori. D’altra parte anche il blocco occidentale, senza il suo nemico storico, ha perso in parte la sua ragion d’essere e si è ritrovato ad essere esso stesso un gigante dai piedi d’argilla…. in preda a nuovi problemi e nuove paure (la sicurezza, il terrorismo…)
    Sul tema della caduta del muro non credo ci sia nulla di più semplice e chiaro del finto discorso del nuovo leader nel film “Goodbye Lenin”.
    “Il socialismo non è fatto per alzare muri, socialismo significa tendere la mano agli altri e con essi convivere pacificamente…”
    Già…. avrebbero dovuto farlo davvero, le cose forse sarebbero andare diversamente

  7. popinga

    S.:
    Giusto il rilievo sul cambiamento del soggetto, probabilmente frutto della fretta e del copia-incolla. Comunque fanno testo le firme in calce. Invece la critica alla frase sul cristianesimo deriva da una tua incomprensione, perché ciò che dicono i firmatari è proprio quello che dici tu. Riporto il brano nei suoi elementi principali: “Troviamo strano che un giovane al terzo anno della Facoltà di Scienze Politiche (tale è l’estensore dell’opuscolo) non sappia ancora distinguere tra sistema di idee politiche/economiche ed istituzioni politiche/economiche che ad esso dichiarano di ispirarsi, tra ideologie socialiste-comuniste e “socialismi reali” (…) Io non mi sognerei mai di chiamare aberrante il “cristianesimo”, per il fatto che dal suo seno è nato l’antisemitismo, che in suo nome gli europei tra ‘500 e ‘600 si sono scannati, che i cristiani hanno torturato e bruciato eretici e streghe; né chiamerò aberrante l’ideologia democratica perché durante la rivoluzione francese c’è stato il Terrore (…)

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