Secondo questo articolo della BBC, in Italia ci sarebbe stato un boom dei pannelli solari grazie a programmi di incentivazione. Occhei, Coltivare i tetti fa tanta pubblicità su Radiopop, ma ci sono davvero tutti questi incentivi?
Ultimo aggiornamento: 2009-11-30 19:10
Non è che questo:
http://www.arendi.eu/
può avere la sua influenza?
Semplifica, semplifica l’incentivo si basa sul fatto che l’energia prodotta (da un piccolo impianto) viene acquistata ad un prezzo fisso che è circa tre volte il prezzo che si paga al consumo.
Ovviamente gli incentivi non sono un onere per lo stato italiano ma sono pagati attraverso una componente della bolletta elettrica degli altri consumatori.
Però ora il mercato è un po’ fermo lo stesso, sia perché è attesa una riduzione dei costi basata su nuove tecnologie sia perché, incentivi o no, ora non c’è molta liquidità in circolazione…
boh, io sapevo che in Puglia grazie a finanziamenti regionali c’era stato un autentico boom delle energie alternative… ma non ho mai approfondito la cosa
Se lo stato (comunque per l’esattezza come diceva Bubbo) può pagarti in 20 anni due volte il costo di realizzazione dell’impianto oltre che lasciarti gratis tutta l’elettricità prodotta (che al contrario non copre il costo di realizzazione) è evidente che gli incentivi sono molto alti, direi quasi spropositati, e che il solare elettrico domestico è antieconomico al contrario del solare termico in certe condizioni.
Sempre a spanne e di corsa ma forse è meglio mettere due numeri per dare un po’ di prospettiva all’entità degli incentivi e alla loro convenienza economica.
Nel 2008 il giro d’affari del solare in Ita è stato di circa 800 milioni. Per il 2009 si ipotizzavano 1.2 miliardi.
Il costo per smantellare le vecchie centrali nucleari italiane (che non hanno mai prodotto nulla di utile alla collettività) è previsto in 12 miliardi di euro, agevolmente pagati in comode rate sulla bolletta dal 1987 al 2024.
I costi (monetari) del nuovo nucleare sono stimati dai proponenti in 5 miliardi a centrale (ahaha), con 4 centrali si produrrebbe 1/3 dell’energia che sarebbe ottenibile da un uso esteso delle fonti rinnovabili…
A spanne, ma indicativo, no?
C’è (c’era?) inoltre la detrazione del 55% che, più che altro, va a dimezzare i tempi in cui si pensa di rientrare delle spese sostenute per gli impianti, rendendoli convenienti anche alle famiglie e non solo alle imprese.