Oggi Anna ha telefonato ad A2A (già AEM: per i non milanesi, l’azienda milanese di luce e gas) per il contratto per la casa nuova. Le è stato detto che per default hanno messo il contatore a 4.5 kW, e che per portarlo a 3 kW occorre mandare l’omino e sganciare 80 euro di uscita. Mentre era in attesa con il call center, mi chiama raccontandomi la cosa: io le suggerisco di ricordare che ci hanno rotto le palle con il contatore elettronico e queste cose le possono fare in remoto da almeno cinque anni, e non credo proprio che in un palazzo finito l’anno scorso abbiano montato i vecchi contatori. Le domando poi se le hanno detto qual è la differenza di costo fisso, che se non è molto può valer la pena rischiare meno che salti per troppa tensione sovraccarico; mi risponde che il callcentrista non lo sa.
Dopo un quarto d’ora Anna mi richiama. Il tipo le ha spiegato che sì, in teoria il nuovo contatore permetterebbe l’aggiornamento della potenza massima da remoto, ma ci sono dei problemi e quindi preferiscono mandare l’omino (che tanto strapagherà l’utente, alla faccia del fatto che è un problema loro se non possono fare quanto pubblicizzato). Quanto alla differenza di quota fissa, sembra che il callcentrista abbia trovato i dati; a quanto pare il contatore da 3 kW costa 5 euro il mese e quello da 4.5 kW 17 euro il mese (più IVA, ça va sans dire). Non che dal sito lo si riesca a capire, tra l’altro. A questo punto, considerando che tanto la corrente consumata in più ce la paghiamo, ho suggerito ad Anna di far comunque uscire l’omino A2A.
Prossima puntata: il mercato liberalizzato del gas.
Ultimo aggiornamento: 2009-11-26 11:21
“che salti per troppa tensione”… se la tensione è troppa è meglio che salti rapidamente il contatore elettronico e tutti i contributi pubblici che sono stati graziosamente dati dai cittadini per installarli… ma tu segui la corrente!
@Bubbo: occhei, “che salti per troppa potenza erogata”.
L’omino A2A sara’ gia’ uscito (magari a telecomandare il contatore) ma…
se avete tempo e voglia provate a richiamare ed a farvi dire da un altro callcentrista i costi fissi. Non escludo che CC#2 trovi valori diversi di CC#1.
per troppa potenza salta se la superi per più del 30%. La cosa su cui ti devi informare (lo devo fare anche io visto che basta la lavatrice più il forno per sforare i 3Kw) è su quanto paghi IN PIU’ la corrente oltre i 3Kw.
Non ho ancora trovato conferma ma un amico che lavora in Edison )la concorrenza, quindi) mi dice che loro ti fanno pagare un costo unitario superiore se superi la potenza. E siccome sono disposizioni dell’Authority secondo lui lo fa anche A2A
Grazie per averlo scritto, stiamo per fare anche noi il contratto per la casa nuova con A2A e ci faremo caso ;)
@xlthlx: ma tu immagino ti sei già trovata un contatore usato dall’inquilino precedente, quindi è possibile che fosse settato standard a 3 kW.
@champ: a me pare che la sforatura permessa sia del 10% e soprattutto per un tempo molto ridotto, a differenza dei vecchi contatori analogici. Per quanto riguarda il costo dell’energia, credo che per i primi 150 kW al mese ci sia uno sconto se hai il contatore a 3kW.
@champ:E siccome sono disposizioni dell’Authority secondo lui lo fa anche A2A
Risposta esatta. Recentemente mi è arrivato un depliant della A2A sulle tariffe eco-qualcosa, e lì vi era un pippone della AEEG proprio a questo riguardo (per il computo del prezzo della tariffa bioraria). Assai verboso, ma sostanzialmente comprensibile alla seconda-terza lettura diceva proprio quello che dice .mau.
A me risulta che sui 4.5kw non si applichino le tariffe di servizio universale dei 3kw, in pratica paghi la corrente il doppio a parità di consumo. Questo è il motivo per cui loro cercano di spingere i 4.5kw…
di fronte a episodi come questo rimango perplesso sui presunti vantaggi delle liberalizzazioni, della concorrenza etc etc
ma a Milano non si può stipulare un contratto con Enel Servizio Elettrico?
mesi fa mi sono divertito a confrontare le tariffe di Enel Servizio Elettrico (stabilite dall’AEEG) con quelle di Enel Energia (liberalizzate). sullo stesso foglio informativo delle tariffe liberalizzate c’erano delle simulazioni di consumi dalle quali risultava SEMPRE più conveniente il Servizio Elettrico. ma chissà quanti cittadini vengono
fregaticonvinti a passare alle tariffe liberalizzate in forza delle magnifiche sorti e progressive del mercato@rectoscopy: credo che a Milano l’equivalente del Servizio Elettrico sia appunto sotto A2A, come a Torino è sotto AEM.
Al di là delle differenze di costi fissi e di addizionali provinciali/regionali etc. vi è da dire che il costo dell’energia è orientativamente calcolabile in un 50% per la PRODUZIONE della stessa, e un 50% circa per il TRASPORTO.
Le varie offerte superpubblicizzate non ci tengono a farvi sapere che quello su cui potete avere sconti e/o tariffe bloccate riguarda il costo per la PRODUZIONE.
Se non lo sapevate sapevatelo !
Ergo le percentuali di (eventuale !) risparmio che vi sventolano sotto il naso sono orientativamente, quando l’energia arriva al vostro contatore, da dividere circa per 2.
scusa la mia provincialità, ma a Milano l’ENEL è… bannata?
@rectoscopy no, ma non ha il servizio di default e quindi può solo operare nel libero mercato.
@ rectoscopy:
a Milano il distributore è A2A, che sul mercato di maggior tutela applica le stesse tariffe che applicherebbe “Enel Servizio Elettrico” dal momento che le tariffe sono stabilite dall’AEEG ogni trimestre.