Numerologia (libro)

[copertina] Se qualcuno si chiedesse come mai io mi sia messo a leggere un libro sulla numerologia… beh, perché no? Lo trovo sicuramente più interessante di tanti altri libri nella lista dei bestseller. Poi tanto me lo sono trovato in biblioteca, quindi non ho speso una lira. Confesso però che non ho affatto capito se l’autore del libro (Leonard R. N. Ashley, Numerologia [The Complete Book of Numerology], Mondadori – “Oscar Saggi” 2008 [2005], pag. 295, € 11.40, ISBN 978-88-04-58171-0, trad. Valeria Pazzi) creda o no a tutto quello che ha scritto; a me personalmente ha dato una sensazione ambivalente, dal “in fin dei conti è divertente” al “i numeri danno più indizi che l’astrologia, e soprattutto sono più semplici da usare per divinare”. La lettura è un po’ ripetitiva, visto che Ashley parte dal principio che un lettore possa essere interessato a una sezione specifica; a un certo punto scrive persino “se vi state scocciando delle ripetizioni, ritenetevi fortunati di essere più ricettivi dalla media della gente”. Una vera captatio benevolentiae! Però nonostante tutto la lettura l’ho trovata piacevole, soprattutto nelle digressioni che portano Ashley ad esempio a raccontare della cabala ebraica oppure della storia di Cagliostro. Insomma, forse non riuscirete a scoprire come il vostro nome influenzi il vostro destino ma almeno vi sarete acculturati un po’. La traduzione è scorrevole, tranne qualche caduta nel capitolo 16.

Ultimo aggiornamento: 2009-11-07 07:00

3 pensieri su “Numerologia (libro)

  1. popinga

    Di solito non amo gli ammiccamenti dell’autore al lettore (magari sul blog lo faccio anch’io, ma mai in un libro!). Tuttavia ho grande fiducia negli autori anglosassoni, che riescono a essere interessanti anche quando trattano di cacchiate. Se ti interessa un libro serio sull’argomento cabbalistico, mi permetto di consigliarti: Alexandre Safran, Saggezza della Kabbalah Mondadori, Milano, 1990 (anche negli Oscar). Ciao.

  2. marcoxa

    Hai la coda di paglia. In realtà ogni anno leggi religiosamente il libro di Vespa di Natale (cioè, il libro scritto dai “ghost writers” di Vespa; non so come si dice in Italiano), ma non ahi il coraggio di scriverne una recensione sul tuo blog! :)

  3. .mau.

    ghostwriter si dice negro. Quanto a Vespa, la vita è troppo breve per permettermi di leggerlo.

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