Non so se vi sia capitato di vedere questo articolo dell’edizione milanese del Corsera. La parte più interessante non è quella su Jimbo Wales che preferisce la marchetta col quotidiano al parlare con chi in Italia contribuisce a curare Wikipedia: anche se c’è chi si lamenta, comprendo la Realpolitik di avere una grancassa per la prossima raccolta di fondi. (Ecco, io avrei magari chiesto di avere uno o due rappresentanti dei wikimediani italiani accanto a lui durante l’incontro).
Molto più divertente scoprire come Daniele Manca, vicedirettore del Corriere della Sera (grassetto mio), riesca ad affermare che Internet «nasce da un’intuizione di Al Gore, quindi da un politico.» Sono queste le cose che a me fanno cascare le braccia, soprattutto considerando che non sono state pronunciate da un avventore al bar ma da una persona che un minimo di conoscenze dovrebbe averle. Poi ci si chiede come mai la Rete da noi è in questo stato.
Ultimo aggiornamento: 2009-10-15 08:00
Beh, dai, Arpanet è della fine degli anni ’60, Al Gore è del ’48… potrebbe essere :)
Magari Manca sa qualcosa che non sappiamo, tipo che Al Gore da giovane lavorava per il dipartimento della difesa :P
Hai ragione, pero’ magari al posto di ‘Internet’ intendeva qualcos’altro.
Tra l’altro anche la frase precedente
Internet e’ una tecnologia […] cosi’ potente da aver fatto grandi guadagni.
non mi sembra che brilli particolarmente come esempio di buon italiano
(come ci si aspetterebbe da un quotato giornalista).
È una vecchia storia che senz’altro saprete, Gore viene spesso accusato di avere detto che lui “ha inventato Internet” e satireggiato per questo; non solo (ovviamente) non è vero, ma quello che disse Gore a fine anni ’90 fu una cosa tipo “sono contento di avere contribuito alla costruzione delle autostrade dell’informazione [come si diceva allora!] attraverso i miei voti da senatore così come mio padre votò per la costruzione delle highways negli anni cinquanta”.
Il giornalista ovviamente raccoglie la voce, la peggiora, e non riesce nemmeno a cogliere il punto che avrebbe potuto portare a casa il suo ragionamento: che per molti anni i progetti (D)ARPA sono stati finanziati con soldi pubblici, perché sul futuro come senz’altro sosterrà Gore bisogna investire senza un progetto di ritorno immediato.
Non lo è ma lo sarà, non appena Al Gore avrà finito di costruire la sua macchina del tempo.
@alessio: a parte che la bufala è appunto vecchia di dieci anni, il tuo ragionamento sarebbe andato bene per un articolo sul Sole-24 Ore, così la Confindustria avrebbe potuto chiedere ancora aiuti statali per la ricerca :-)
Tanto gli americani sono convinti d’aver inventato la pizza (visto che hanno Pizza Hut), questo mi sembra il minimo
al corriere non sanno tanto bene cos’è internet, ritengo, e per questo sarà ciò che li farà chiudere prima o poi. io però sono uno di quelli che la wikipedia non la digerisce tanto. un caro saluto mister .Mau.
La storia è quella che riporta Alessio.
Che Interdet sia stata finanziata inizialmente con soldi pubblici (e a fini militari!) è noto. Che la ricerca debba essere finanziata con soldi pubblici è invece una ovvietà. Al capannonista di Cagate Brianza che vuoi gliene freghi della filologia ugro-finnica? Il Lumbaart (cito da Wikipedia, per solluccherare il .mau.) è una lingua di un altro ceppo.
A preust
ntuniott
In proposito, sarebbe interessante capire a che diritto l’appassionato di filologia ugro-finnica può sottrarre i soldi al capannonista di Cagate Brianza, a cui della filologia ugro-finnica non interessa nulla, per passare il tempo a discettare di filologia ugro-finnica mentre il capannonista di Cagate Brianza si fa un culo così a capannonare, e poi disprezzarlo pure…
Sono andato ad intervistare il capannonista di Cagate Brianza, per sapere quali temi lo appassionano. La ricerca operativa, mi pare di aver capito. Ecco la sue proposta di tesi: “Erotomania e caro-carburanti: strategie per ottimizzare il percorso di un puttan tour.”
Domanda timida e innocente: l´Internet non é stata ideata nel CERN?
Saluti cari
@Gino: no. Al Cern hanno ideato il web, all’inizio degli anni 90. Altri potranno darti informazioni ben più complete. Ma fondamentalmente Arpanet è nata sul finire degli anni ’60 come idea della Difesa americana. Una volta tanto anche i militari ebbero una buona idea tanto che molte delle cose decise allora (i sistemi di instradamento dei pacchetti, i nodi, la ridondanza ecc. che servivano a fare in modo che la rete di informazioni potesse sopravvivere ad attacchi più o meno estesi ai vari nodi) sono sopravvissute molto bene al passare del tempo. Poi venne via via allargata al mondo accademico con anche nuovi servizi (i gruppi di discussione, ormai morti, sono della fine degli anni ’70).
Poi certo, il web eccetera eccetera, ma questa è storia (relativamente) recente
@vb. Con il diritto che ho io che non sono capannonista e leggo qualche libro di fantascienza in più, di vivere in un paese dove si compra l’eccellenza, prodotta, guarda caso dalla ricerca, anche quella di filologia ugro-finnica. Il capannonista non si fa più culo di un qualunque ricercatore di filologia ugro-finnica, o dei suoi operari precari, però occupa spazi verdi per produrre cose che tra sei mesi produrranno in Ruanda (con tutto il rispetto dei ruandesi) a costi più bassi, mentre i cinesi (con Ph.D.) oramai producono ricerca applicata di altissimo livello. In più esige di non pagare tasse, riducendo così i finanziamenti alla scuola, producendo cicli di retroazione positivi per lo scadimento del livello culturale del paese. Gode del film “Barbarossa” (prodotto con 20 milioni 20 dalla RAI) dimenticandosi che l’hanno dovuto girare in Romania proprio perché tra Legnano e Baggianate Lario non c’è un campo da cui non si vedono dei capannoni. Il capannonista (pardon, l’imprenditur) manco sa che è un dottorato e probabilmente pensa che il software di Google sia stato costruito con la fresatrice e la lima. Quindi non sa che il film “Barbarossa” lo potevano anche girare vicino a Sclero sul Serio, tanto poi la CG (se l’è ‘sta roba?!?!) glielo cancellava dal video. Questo è il livello che abbiamo. È ora di smitizzare l’imprenditur chiamandolo con il suo nome: capannonista, o, al più Perego.
@Gino Pieri: al CERN è stato inventato il WWW nel 1990. Internet vera e propria nacque a metà degli anni ’80 negli USA, ma era la figlia diretta di Arpanet, nata negli anni ’60 su fondi del ministero della difesa USA.
Tanto per essere precisi ARPANET != Internet, dire che Internet nasce negli anni ’60 e’ sbagliato, e’ piu’ corretto far risalire la nascita alla scrittura degli RFC sullo stack TCP/IP .
il commento di Manca non era tecnico, si riferiva all’aspetto politico-economico. Infatti Manca è un noto giornalista politico economico. Così come è un’intuizione di Gore il global warming, dal punto di vista poltico economico.
Magari informarsi…
@politico: per me frasi come “il commento non era tecnico, si riferiva all’aspetto politico-economico” sono cagate pazzesche. Nel caso in questione, poi, sono comunque false. Il passaggio di Internet dal governo (dalla difesa) ai privati è iniziato nel secondo mandato Reagan e completato nel governo Bush padre. Magari informarsi…