Si sono accorti in tanti dell’anisotropia che riguarda Silvio Berlusconi. Da un lato una percentuale variabile tra il 60 e l’80% degli italiani lo considera positivamente, secondo i suoi sondaggi; e ad ogni buon conto sono quindici anni che la coalizione da lui guidata prende dal 45 al 55% dei voti degli italiani, e si questo non ci piove. D’altro canto è circondato dalla sinistra. I giudici della Consulta, i magistrati, i giornali, il Quirinale, Gianfranco Fini (no, forse lui è solo traviato dalle cattive compagnie, non esageriamo), il tipo che ha attraversato la strada costringendo la sua auto blu a rallentare… sono tutti di sinistra e fanno parte del Complottone contro di Lui.
La mia anima matematica ha tentato di ribellarsi, tirando fuori tutta una serie di teoremoni che mostrano come sia statisticamente impossibile questo addensarsi dei sinistri nei dintorni del luogo dove Silvio man mano si trova durante lo scorrere del tempo. È un po’ come nella termodinamica, sentivo una vocina dentro di me: è sì possibile in linea teorica che tutte le molecole di un gas si spostino improvvisamente da un lato della stanza e io dall’altra parte soffochi per mancanza d’aria, ma la probabilità è talmente infinitesima che la posso considerare nulla ad ogni effetto pratico.
Poi però ho avuto l’Illuminazione: B. è un catalizzatore per la sinistra. La sua esistenza stessa crea un campo politico all’interno del quale si formano spontaneamente le particelle C (come comunisti). Che siano particelle è indubbio, basta di nuovo vedere i risultati elettorali dove è più semplice trovare il sodio nell’acqua che i comunisti nelle preferenze; la generazione di un uguale e opposto avviene nello stesso modo in cui una persona fortunata come lui porti una sfiga incredibile a chi gli sta vicino, come ci siamo accorti più volte in passato.
Forse è venuto il momento in cui Berlusconi lasci la politica e si metta ad analizzare il suo influsso sul resto dell’universo. Forse il Nobel per la pace non glielo daranno mai; ma quello per la fisica non glielo toglierà nessuno!
Ultimo aggiornamento: 2009-10-08 16:49
>D’altro canto è circondato dalla sinistra. I giudici della Consulta, i magistrati, i giornali, il Quirinale, Gianfranco Fini
Per non parlare del calcio. Secondo Gene Gnocchi – pillola della Gazzetta di stamattina – le 11 squadre attualmente in classifica sopra il Milan sono tutte di sinistra. :-)
C’è una spiegazione più semplice (io resto sempre occamiano :P): le particelle C sono antropologicamente superiori, quindi è normale che occupino tutti i posti di potere contro Berlusconi
Come, “la sua coalizione ha sempre preso dal 45 al 55%”?
Considerando il voto alla Camera, nel ’94 prese il 43%, nel 1996 prese il 40%,nel 2001 il 45,40%, nel 2006 il 38%, nel 2008 il 47%…
Si può anzi dire che non è mai stato sostenuto dalla maggioranza assoluta, a dispetto di quanto dice.
Io prendo dalla scienza politica la teoria delle cleavages, e noto che in Italia c’è la spaccatura fra chi è berlusconiano e chi non lo è (le spaccature classiche – socialisti/liberali, centro/periferia, eccetera, in Italia sono passate in secondo piano).
Berlusconi si limita ad attaccare tutto ciò che non è, fa, pensa, dice ciò che vuole lui, da sua moglie ai preti. Tutto ciò che rientra in questa categoria, per motivi di appeal che fanno molto guerra fredda, viene classificato come “sinistra”, anche se di sinistra magari hanno ben poco (Travaglio). E quando non è esplicito, non c’è problema, perché ci pensano i fan a darti del comunista (si veda ciò che è successo con la moglie, per esempio).
@lopo: dimentichi il fedel alleat lumbard.
.mau.: nient’affatto! quelle sono le percentuali della coalizione, non di FI o PDL. Coalizione che ha sempre compreso la Lega, tranne nel 1996 (ma del resto parlavi della “coalizione da lui guidata”, e in quel caso Bossi non c’era…)
@Lopo: ah già, dimenticavo tutto l’insieme di partitini a destra e quelli che non contano.
@Lopo: eh no. Un conto è la % presa dalla coalizione E con il premio di maggioranza e un altro è la percentuale di voti effettivamente espressi per un dato partito rispetto al totale degli aventi diritto al voto.
Se si vuole vedere quanto è sostenuto un partito (cioè una persona, vista l’attuale moda di avere calciopartiti unipersonali) è meglio riferirsi al secondo dato.
47%??? Cala, cala…
Bubbo, non ti seguo: che c’entra il premio di maggioranza? Io ho riportato le percentuali di voti ottenuti dalla coalizione di Berlusconi nelle varie tornate elettorali, controlla pure su Wikipedia dove le ho ricavate.
Il premio di maggioranza si applica al momento del computo dei seggi, che nessuno si è sognato di menzionare.
In più, è .mau. che parlava di *coalizione* e non di partito, se non ti va bene dillo a lui, io che c’entro?
@Lopo: hai ragione, mi sono sbagliato completamente sulla faccenda del premio di maggioranza. Scusa.
Quello che volevo dire, come già altre volte, è che si calcola la % sul totale degli elettori aventi diritto (e non sul totale dei voti validi) nel 2008 la maggioranza di governo ha il 36,08% dei consensi effettivamente e realmente espressi da qualcuno. E il PdL con 13.628.865 voti ha ricevuto solo il 28,82% (dati 2008) delle crocette.
@bubbo, @lopo: secondo la mia personale Weltanschauung, chi non vota (quorum ego l’anno scorso) ha per definizione torto e non conta; esattamente lo stesso per chi vota partiti che non raggiungono il quorum. Del premio di maggioranza invece non me ne importa nulla. Resta il punto che a chi vota Lega e a chi votava AN Sìlvio va bene.
Misurare il consenso sui voti è fuorviante. I voti si contano sulle schede valide. Il consenso sui maggiorenni aventi diritto. Alle ultime europee Silvio era sotto il 30%, in quanto a “consenso”.
ciao
nicola.
Mi ripeto anch’io…
A parte che sì caro .mau, gli effetti della privazione del sonno su di te comincino ad essere evidenti…
Credo che lo spettacolo che ha dato il signor B. l’altra sera dopo la notizia della sentenza della corte costituzionale spieghi molte cose…
Il signor B. è stato spesso sopra le righe, ma l’altra sera (e anche oggi) era visibilmente “fuori dai coppi” come si dice dalle mie parti…
Forse agitare lo spettro dei comunisti non basta più per salvarsi la pelle… che l’uomo si senta davvero (finalmente) accerchiato? Francamente lo spero…
C’è però un’intervista a Giorgio Bocca sull’Unità di oggi su cui mi trovo molto d’accordo (no, non compro abitualmente l’Unità, sono uscito per andare a comprare le capsule per la mokona e ho dato un’occhiata al giornale murale ndr). In pratica spiega che anche se Berlusconi cadrà (e se lo augura pure lui) il problema non è tanto il signor B. ma il berlusconismo… cioè questa atmosfera di decadenza morale del paese che lui ha perfettamente incarnato e cavalcato, ma che non si ferma alle faccende personali del signor B…
Tanto per citare un esempio che fa lui, di gente che evadeva il fisco anche prima, ma lo faceva di soppiatto, mentre oggi col berlusconismo lo sbandiera con orgoglio.
Ecco, per liberarsi da questo ci vogliono scossoni molto più robusti di una sentenza che condanni finalmente il signor B. o dello scandalo della “mignottocrazia” ecc. ecc.
Berlusconi usa uno stratagemma da venditore collaudato.
Ripetere alla nausea che sei in testa ad ogni sondaggio, da una parte alimenta l’effetto “carro del vincitore” per quelli che magari lo voterebbero, ma magari no, dall’altra fiacca gli avversari, che per altro sono abituati a sonore sconfitte elettorali (a volte anche inattese) e cerca di instillare l’idea fra quelli che non lo voterebbero ma tutto sommato nemmeno gli altri sono così simpatici, a non andare a votare, che tanto è tempo perso.
E’ il vecchio discorso dei “numeri a cazzo” di cui parlavi sulla querelle della pillola abortiva.
Per altro il sondaggio di cui parla Berlusconi riguarda la fiducia nelle istituzioni, sondaggio secondo il quale mediamente il Presidente della Repubblica oscilla fra l’80 e il 90% chiunque esso sia (perchè è vissuto dai cittadini come organo imparziale) così come “la polizia” “i carabinieri” eccetera.
Dubito che Napolitano, se si candidasse a qualsivoglia carica, prenderebbe il 90% (e nemmeno l’80%).
Se ti ricordi, quando si presentò in largo svantaggio alla penultima campagna elettorale, per un largo periodo non citò mai un sondaggio, fino a che uno commisionato da lui disse che era davanti (per altro di pochissimo e per altro sbagliando largamente tantissime altre previsioni sulle preferenze dei singoli partiti).
Lo spiega bene Gilioli, citando i trucchetti degli assicuratori che scrivono nei contratti dei numeri molto precisi, totalmente inventati, al posto di numeri a spanne. Così “circa 3%” viene tradotto in 3,297%, che lascia supporre a chi lo legge che ci sia dieto chissà quale calcolo ultra sofisticato per tirare fuori una percentuale così precisa al terzo decimale.
La differenza come sempre sta fra chi conosce i meccanismi della persuasione e della comunicazione e chi non li conosce. Nessuno vuol scendere sul suo terreno e nessuno è in grado di far capire “alla massa” quale sia il suo giochetto abbastanza efficacemente da persuaderla a cambiare idea.
>D’altro canto è circondato dalla sinistra. I giudici della Consulta, i magistrati, i giornali, il Quirinale, Gianfranco Fini
Uhè .mau.! Hai dimenticato anche tu il PD?
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Ntuniott
@ntuniott: no che non l’ho dimenticato! stavo parlando di quelli che circondano Silvio. Che c’entra il PD?
@layos: sì, l’indice di gradimento è ben diverso dalle indicazioni di voto: resta il fatto che i numeri dei voti ricevuti, pur molto minori di quelli sbandierati nei sondaggi, sono comunque cospicui. Per i numeri degli assicurativi, una nostra comune amica mi ha spiegato un po’ di cose al riguardo :-)
@Yuri: certo che Silvio in questo momento non è l’unico problema. In quindici anni di politica è riuscito a crearsi tutta una quantità di gente che la pensa come lui e che non so se sia più alta ma sicuramente è più accorta politicamente, e non sbrocca in quel modo.