Paravia: sempre più incomprensibili

Ricordate che lo scorso dicembre il dizionario online De Mauro Paravia era stato eliminato? La giustificazione formale era “non essendo più in vendita il dizionario cartaceo, lasciarne una versione sul sito è fuorviante”. Addirittura era stata messa su una versione su http://old.demauroparavia.it/, un classico compromesso all’italiana per dire “lasciamo il materiale, ma è chiaro che non lo pubblicizziamo”.
Bene, anzi male: oggi se uno clicca lì trova questo testo.
La versione online del dizionario italiano De Mauro Paravia non è più attiva.
Siamo rammaricati ma dobbiamo porre termine al servizio, essendo l’opera fuori catalogo. Per le persone interessate alla consultazione del dizionario di lingua inglese segnaliamo il sito Oxford Paravia Concise.
Aggiungo due sole cosette. Innanzitutto, quale sarebbe il rapporto di causa-effetto tra “opera fuori catalogo” e “dobbiamo porre termine al servizio”? È una richiesta di Tullio De Mauro, o no? nel secondo caso, perché non hanno pensato di rilasciare il testo online con una licenza che permetta l’uso privato e personale, anche vietando quello commerciale (e quindi rendendo comunque impossibile l’uso dei lemmi sul wikizionario, ma non si può pretendere tutto dalla vita)? E inoltre, perché nella stessa pagina c’è la pubblicità della versione per cellulari, http://wap.demauroparavia.it/, che stamattina continuava tranquillamente a funzionare? È che tanto il wap non lo ricorda (fortunatamente) più nessuno? oppure si sono banalmente dimenticati di guardare la pagina “fine servizio” che hanno creato per notare la piccola discrepanza logica?
(ah, per vedere le pagine wap su Firefox io uso questa estensione)
Aggiornamento: (9 ottobre) Daniele Gewurz segnala che si sono accorti dell’esistenza della versione Wap e hanno tolto anche quella :-(

Ultimo aggiornamento: 2009-10-07 11:10

12 pensieri su “Paravia: sempre più incomprensibili

  1. maxxfi

    Tra l’altro mi sfugge il collegamento logico tra arrivare su quella pagina per cercare una parola italiana ed essere interessati a consultare (per consolazione?) un dizionario inglese-italiano.

  2. mestesso

    La mia ipotesi è che da un punto di vista contrattuale la pubblicazione via web avrebbe (teoricamente) esposto la casa editrice ad un contenzioso con l’autore, indipendentemente dalla licenza con cui viene rilasciato il contenuto del sito.
    Il wap penso non lo guardi più nessuno, e l’abbiano lasciato lì giusto per tenere la porticina aperta (vediamo quanti realmente lo useranno lo stesso e magari rinegoziamo i termini contrattuali) nel contempo parandosi il culo.
    Io personalmente uso un bel Devoto-Oli su CD-ROM, che installo dovunque abbiano XP, preso a poche lire in offerta. Pratico e veloce, dato che il dizionari vero e proprio rimane su CD. Certo, quando XP andrà in pensine dovrò cercare sostituti…una bella macchina virtuale ;-).

  3. Bubbo Bubboni

    Non sia mai che mi unisca alla schiera di commentatori che fanno le pulci a .mau. su questioni grammaticali e sintattiche che non sono proprio proprio nel mio stile…. ma se si rende “impossibile l’uso dei lemmi” spariscono le parole o le spiegazioni delle parole?
    Per me non è un problema, vado comunque di neologismi e -ismi vari, ma già si notava come questa lingua non ha un dizionario completo con licenza libera e sarebbe un peccato se il diritto a fare soldi facesse sparire anche il diritto a parlare. Sempre che non sia già successo… :-)

  4. .mau.

    @mestesso: ma io continuo ad avere il mio De Mauro in CD che mi sono comprato ai tempi insieme al De Mauro cartaceo, esattamente come ho un Hazon 2005 in CD che mi sono comprato in offerta quando uscì l’Hazon 2008. È tutta questione di principio.

  5. .mau.

    @maam: a quel punto lo possono “regalare” – facendo lasciare nome e regalo – a qualcuno. Non credo siano quelli i problemi.

  6. Daniele A. Gewurz

    Dimenticavo: segnalo, per quel che vale, questa petizione on line perché sia ripristinato il De Mauro on line: http://www.ipetitions.com/petition/salviamo-demauro-paravia/
    (Io, De Mauro, l’ho incontrato in tram, qualche mese fa! E ho addirittura vinto la mia timidezza per salutarlo e dirgli che posto importante hanno avuto nella mia modesta cultura alcuni suoi scritti, a partire dalla “Guida all’uso delle parole”.)

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