Occhei, questo è un mio periodo di segnaletica stradale, a quanto pare. Davanti alla Mangiagalli hanno appena creato alcuni posti auto pensati per le donne incinte e le neomamme: ottima idea, almeno in teoria. I posti sono molto ben visibili, visto che l’asfalto al loro interno è verniciato di rosa; c’è inoltre il bel cartello mostrato in fotografia. Ottima idea, vero?
Peccato che, se uno faccia un minimo attenzione, all’interno del cartello sia scritto “Questa indicazione non costituisce prescrizione ai sensi del Codice della Strada”. Tradotto in italiano corrente, significa “per favore, lasciate questi posti alle mamme in attesa e alle neomamme; ma non siete mica obbligati!” L’unico obbligo è mettere il disco orario e non stare più di 90 minuti. Secondo voi, che succede in Italia, e soprattutto in un posto dove non ci sono parcheggi (salvo quello a pagamento sotto via san Barnaba, ma lì sei costrettto a pagare)?
P.S.: un centinaio di metri indietro, in via Commenda, ci sono le strisce blu; e c’è il parcheggiatore, pardon il parchegiatore, abusivo. Solo che il tipo è abbastanza stanziale, come si può notare…
Ultimo aggiornamento: 2009-09-26 08:00
Beh, comunque meglio dello stallo (della serie, donne come mucche)!
Riguardo al post, parcheggiatore escluso, a caldo direi che si tratta di “istigazione all’educazione”.
Ovvero: è educato guardare negli occhi l’intelocutore quando si parla con qualcuno, ma non è obbligatorio.
In merito al commento di Licia: “stallo di sosta” è la (una?) definizione corretta di ciò che comunemente si chiama “parcheggio”.