Addio BankAmericard

La mia carta Visa ha bello in vista il logo BankAmericard: quando ero un giovincello ero convinto che la Banca d’America e d’Italia fosse chissà che grande istituto di credito, visto che c’era lei oppure l’American Express. Poi sono passati i decenni, ormai la carta di credito te la danno proprio tutti – c’è Lufthansa che cerca in tutti i modi di farmi prendere la loro carta, anche se è da anni che non volo più con loro – e i tempi cambiano: così assieme all’estratto conto mi è arrivata una letterina che mi dice che da ottobre la mia carta si chiamerà Deutsche Bank Card.
Fin qua nulla di male: la cosa che però mi ha stupito anzichenò è che la Deutsche Bank aveva rilevato il ramo d’azienda “carte di credito” di BankAmericard dal 1986. Ventitré anni in cui non hanno mai pensato a cambiare il nome commerciale. Sta a vedere che non ero il solo a fare l’associazione di cui scrivevo in cima… Ma soprattutto: perché il cambio proprio adesso?

Ultimo aggiornamento: 2009-09-12 07:00

4 pensieri su “Addio BankAmericard

  1. Barbara

    Perché per una banca essere americana non è più sinonimo di affidabilità, anzi il contrario?

  2. maxxfi

    Premesso che non sono molto esperto nei giochini tra banche, e fatta la tara a Wikipedia, alla voce inglese Visa leggo: “In October 2007, Bank of America announced it was resurrecting the BankAmericard brand name as the ‘BankAmericard Rewards Visa.'” (e non cita per niente Deutsche Bank)
    Per scrupolo ho sbirciato il wiki tetesco e anche li Bankamericard sembra associato solo a Bank of America.
    Boh?

  3. CV

    Nel 1986 la Deutsche Bank comprò il ramo italiano della Bank of America che si chiamava Banca d’America e d’Italia. Di quell’acquisizione faceva parte anche il “business” delle carte di credito e quindi Bankamericard divenne la divisione Deutsche Bank (Italia) addetta alle carte di credito.
    Moltissime piccole banche italiane che non erano in grado di emettere e gestire carte di credito si appoggiarono (e credo lo facciano tuttora) a Bankamericard che emetteva carte legate al circuito Visa. Che il cambio di nome sia un rigurgito di nazionalismo teutonico? Mah…

I commenti sono chiusi.