Chissà perché il Corsera ha deciso di mettere la notizia della morte di Virgilio Savona nell’edizione napoletana del quotidiano online.
Il nome di Savona magari non vi dirà molto, ma ancora per la mia generazione il Quartetto Cetra è stato uno degli accompagnamenti musicali dell’infanzia. Lasciamo perdere il divertissement “Nella vecchia fattoria“, che poi è la versione italiana di non so quale brano popolare irlandese; ma in genere ho trovato sempre piacevole il loro modo garbato di raccontare le cose e gli arrangiamenti vocali – generalmente proprio di Savona – che davano un certo stile alle parodie musicali in cui erano bravissimi, come nella Biblioteca di Studio Uno. Sì, era la televisione degli anni ’60, forse addirittura la rivista degli anni ’50, e non vorrei certo tornare a quei tempi; però perché buttare via indiscriminatamente tutto quello che c’era allora? (E poi attenzione: nel 1970 Savona ha scritto per Gaber delle canzoni tratte da poesie di Ovidio, giusto per far presente che non è che qua ci fossero solo canzonette)
Vi lascio un link da YouTube, un successo dei Cetra della fine degli anni ’50: Un disco dei Platters. Se non sapete nemmeno chi siano stati i Platters… vabbè, tornate a sentire i Tokio Hotel.
Ultimo aggiornamento: 2009-08-28 14:23
giusto per completezza dell’informazione, il titolo originale di Nella vecchia fattoria è Old McDonald Had a Farm
Sapevo che non stava bene: volevo intervistarlo proprio a proposito di Sexus et politica (sono testi di vari autori latini, non solo Ovidio), scritto con Gaber, qualche mese fa , e la casa discografica mi aveva appunto risposto che stava male. Mi spiace moltissimo.
@Licia: grazie. Sapevo che era una traduzione ma non mi ricordavo proprio di cosa…
@m-manca: io avevo scoperto alcune delle canzoni di Sexus et politica una ventina d’anni fa su una raccolta in CD di Gaber, ed ero rimasto stupito a scoprirne l’autore (non Ovidio, intendo). In effetti se non ricordo male c’era anche qualche altro classico, ma il disco è a casa…
Un grandissimo artista, proprio ultimamente stavo cercando tutte le informazioni reperibili e le registrazioni del Quartetto e di Savona in particolare. Avrei tanto voluto conoscerlo…
Ho appena sentito Lelio Luttazzi, fu lanciato da loro con “Vecchia America”.
Ragazzi che musica…
Viva i Tokyo Hotel!! :)
E non dimentichiamo le meravigliose grandi parodie: per esempio, I tre moschettieri
Il Quartetto Cetra era classe e talento. Le loro parodie sono memorabili. Purtroppo appartengono una TV che non c’è più, berlusconizzata già prima che il vecchio debosciato (cito il Telegraph) scendesse in campo.
Lucia Mannucci
Il Quartetto Cetra ci ha definitivamente lasciato