Giovedì ho passato la pausa pranzo su Wikipedia a scrivere un abbozzo della voce su Umberto Simonetta. Manca anche quella su Italo Terzoli, ma ora non ho il tempo di scriverci su qualcosa. In compenso, più o meno insieme a me, qualcuno ha inserito l’abbozzo della voce di un personaggio (non un attore!) di una soap opera che ho già dimenticato.
È ovvio che se c’è qualcuno così appassionato delle soap opera da mettersi a scrivere sui vari personaggi, è una sua scelta. Quello che mi dispiace è che ci siano ancora oggi buchi su persone che volenti o nolenti hanno fatto la storia artistica del dopoguerra… come mi dispiace che nelle voci di argomento artistico ci siano ancora tantissimi errori di stampa. Questo può voler dire varie cose: che nessuno legge quelle voci (e passi); che chi legge quelle voci non ha il coraggio di correggere un accento (il che sarebbe un peccato); che chi legge quelle voci non si accorge nemmeno dell’ortografia che grida vendetta al cospetto di Dio (spero proprio di no!) Voi che ne pensate?
Ultimo aggiornamento: 2009-08-22 07:00
Mh, forse nessuno le legge. Però credo che, tra quelli che leggono, la percentuale di persone che correggono gli errori sia bassa: le prime volte non sai come si fa, poi hai paura di sbagliare, poi non ne hai voglia, oppure non ne hai il tempo.
Quelli che hanno più tempo e capacità sarebbero i giovani nativi digitali – quelli che scrivono “c’è” o “cè” invece di “cioè”, oppure “pò” invece di “po’”…
Per la questione ortografica concordo con Zar.
Per quel che riguarda la lacunosità… be’, consoliamoci pensando che negli anni a venire non ci mancherà mai l’occasione di arricchire ulteriormente Wikipedia.
(a proposito di perfezionamenti, ho appena aggiunto “Wikipedia” al dizionario del mio Mozilla)
Trovo che la coda lunga e la “bassa soglia anti-fuffa” di Wikipedia siano alcuni fra gli aspetti migliori e più caratteristici di questo strumento.
Pazienza se dobbiamo accettare in cambio una grossa frazione di voci irrilevanti.
Certo, è vitale non considerare la lunghezza di un articolo di Wikipedia come un indice dell’importanza della voce stessa; ma mi sembra di poter ignorare chi cadesse in questo malinteso.
Anch’io la penso come Zar. Quelli che avrebbero gli strumenti per correggere sono anche quelli che non osano fare nemmeno una proposta.
Presenze e assenze, invece, sono uno specchio dell’Italia, non mi stupisco.
Io leggo e uso spesso Wikipedia che apprezzo, linkando molte sue voci nei miei siti. Tuttavia se trovo un errore di stampa (ne trovo veramente pochi) in qualche voce non ci penso a correggerlo, perché come dice zar non so come si fa e perché Wikipedia evolve in continuazione e ciò che leggi oggi, probabilmente domani è già cambiato.
@Piero: basta cliccare sull’etichetta “modifica” in alto, correggere e salvare: se è un errore di stampa non devi sapere nulla di sintassi wiki.
Quanto al fatto “Wikipedia evolve in continuazione” è una palla, o meglio PARTI di Wikipedia evolvono in continuazione; ma quelle meno viste possono rimanere con degli errori per un bel po’…
Wikipedia è un ottimo indicatore di quello che in un paese si considera importante sapere. Su wikipedia inglese e tedesco le voci scientifiche sono sempre molto ricche e dettagliate. Su quello italiano sono sempre scarsine. Su wikipedia in italiano sono accurate solo le pagine dedicate ai mostri sacri della letteratura. Per carità, scelte legittime, ma secondo me dà l’idea della miopia della cultura italiana