scoop o redazionale?

A leggere questo articolo apparso sul dorso milanese di Repubblica – la gente che affitta i contenitori-di-spazio EasyBox perché non può permettersi un posto per dormire – viene in mente proprio quello scritto da tal supermozy nei commenti (lo trovate nella penultima schermata): un redazionale mascherato. Non si spiegherebbe altrimenti la dovizia di particolari sulla locazione delle sedi milanesi (ok, hanno saltato quella di Lancetti, ma non si può essere perfetti) e persino sui costi per spazi di 4 e 12 mq.
D’altra parte la crisi è la crisi, bisogna pur trovare il modo di farci soldi su!

Ultimo aggiornamento: 2009-08-11 14:46

8 pensieri su “scoop o redazionale?

  1. Bubbo Bubboni

    Bisognerebbe fare una raccolta di tutte le cose belle che porta questa crisi, compreso l’aguzzare l’ingenio degli onesti articolisti.
    Basta solo aspettare che finisca e poi un instant book fatto di post riciclati e ricopiati ci sta tutto!

  2. maxxfi

    Magari ci vorrebbe un gruppetto di persone che contattassero la EasyBox riferendo di essersi sentite offese, scandalizzate, etc. dall’episodio… (anche se l’articolo faceva del suo meglio per mostrare come l’azienda si sarebbe comportata responsabilmente difronte all’incidente).

  3. mfp

    Non ho capito: e’ un altro falso totale!?
    Certo pero’ che son fetenti… io ci sarei cascato con tutti e due i piedi! La settimana scorsa un amico che non sentivo da tanto tempo mi ha aggiornato sulla storia recente di un suo amico (un tizio che grezzo e’ dire poco, non aveva neanche la nobilta’ d’animo dei contadini; ‘na bestia), per farsi una macchina della madonna aveva fatto un mutuo sulla casa dei genitori… perdendola subito dopo perche’ non poteva piu’ pagare le rate e i suoi erano cattivi risparmiatori… di mestiere faceva la comparsa alle trasmissioni della De Filippi. Storica la sua frase rivolta ad una ragazza che lo schifava …ehm… senza nasconderlo troppo: “te potesse veni’ ‘n cancro all’utero”; storica anche la sua pisciata da un pontile di Ostia in testa a delle ragazze che per… ehm… sfuggire ai suoi tentativi… si erano tuffate in acqua. Pioggia dorata vestito da marinaio (faceva il grattacheccaro, e noi siamo andati li’ in spiaggia un paio di volte solo perche’ divertente guardarlo al lavoro). Io mi divertivo come un matto a tormentarlo; ed era pericoloso eh! Era un tipo che non capiva niente, ma se poco poco intuiva che lo stavi prendendo in giro… dovevi sperare che ti prendesse male se no rimanevi per terra; quindi bisognava giocare fino fino con i paradossi logici (ne’ vero, ne’ falso, o tutti e due), cosi’ capiva quello che je pareva, ci tirava sopra la sua stronzata, e non rischiavi di farti male. Ecco, uno cosi’ dopo che ha pure fottuto casa ai suoi, che fa? Il container e’ sempre meglio di un ponte!

  4. paolo

    A proposito di italica stampa sul corriere, nell’articolo sui rave party killer si legge:
    “dopo aver montato un impianto da 30mila megawat, che faceva risuonare la musica tutto volume tanto da essere sentita fino a Lecce, a 40 chilometri di distanza”
    30mila megawat! Non sono un po’ tanti? forse con una sola T valgono meno…

  5. .mau.

    @paolo: e dire che bastano 1.21 gigowatt per azionare la macchina del tempo!
    (adesso vediamo se la notizia finirà in Povera Matematica oppure sul Posterous come Orwell Y2K, ma credo più probabile la prima)

  6. paolo

    Devono aver copiato da qualche parte perchè su repubblica è uguale
    “hanno montato un impianto da 30mila megawat, che faceva risuonare la musica fino a Lecce, a 40 chilometri di distanza”

  7. .mau.

    @Paolo: La Stampa si limita a scrivere “I giovani, accorsi da tutta Italia grazie a un tam tam, erano abbastanza organizzati, ad esempio con casse acustiche potenti.” Lo stesso – ma proprio lo stesso – il Messaggero: “I giovani, accorsi da tutta Italia grazie a un tam tam, erano abbastanza organizzati, ad esempio con casse acustiche potenti. ” Evidentemente hanno copiat preso l’informazione da due agenzie diverse.

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