Se dovessi riassumere in una sola frase questo Flash of Genius, direi “un’ora e mezzo pallosa, poi mezz’ora scontata”.
Il film nasce da una storia vera: un professore universitario, Robert Kearns, inventa un sistema per fare i tergicristalli a intermittenza, ma la Ford gli ruba l’idea, affermando che è stata creata nei suoi laboratori; il tutto nonostante i brevetti di Kearns. Costui è però un ingegnere, e ho detto tutto: il professore inizia una battaglia solitaria, passando per un esaurimento nervoso, sfasciando la sua famiglia e reinventandosi come esperto in legge, solo per avere una corte che affermi la colpa della Ford, sdegnando nel frattempo proposte di transazione sempre più generose.
Come dicevo, la prima ora e mezza è troppo lenta, e solo verso la fine il ritmo aumenta un po’, scadendo però nella classica commedia all’americana dove sai già che cosa succederà – tranne forse l’ultima scena, che ovviamente non vi svelo. Storia sicuramente istruttiva, ma a questo punto avrei di gran lunga preferito leggermi il libro.
P.S.: “Flash of genius” è ovviamente il lampo di genio, come viene anche detto verso la fine del film. Quello che non capisco è perché i titoli dei film sono sempre più spesso lasciati in inglese anche in casi come questo in cui non c’erano certo problemi a tradurlo.
Ultimo aggiornamento: 2009-08-10 10:00