Lascio più che volentieri ad altri il discettare sui problemi sessual-erettivi. Io personalmente trovo molto più interessante un altro punto dell’ultimo sfogo di Paolo Guzzanti: la sua spiegazione di perché non si è dimesso.
Intendiamoci: è verissimo che per la Costituzione italiana ogni parlamentare rappresenta solo e unicamente sé stesso. Ma è anche vero che il Porcellum non ci permette di scegliere nessuno, quindi il dettato costituzionale è già virtualmente invalidato. Ma soprattutto, anche se è vero che «per prassi consolidata le Camere NEGANO in linea di principio il voto favorevole alle dimissioni» se non in casi eccezionali, è anche vero che l’attuale maggioranza non ci penserebbe due volte su a sovvertire il principio, quindi non sarei così certo dell’affermazione guzzantesca «io avrei potuto fare il beau geste che sarebbe tanto piaciuto ai miei nemici, di proporre le mie dimissioni, per vedermele regolarmente respinte come da manuale» non è poi un teorema così certo.
Però Guzzanti riesce a dirlo molto bene, vero? ;-)
P.S.: non c’entra nulla, ma devo dire che da quando aprì il sito Guzzanti è riuscito a crearsi un suo stile, dai titoli wertmülleriani ai commenti con risposta puntuale in grassetto. Da questo punto di vista, un’ottima prova giornalistica.
Ultimo aggiornamento: 2009-08-05 14:12