Quando questa primavera hanno inaugurato il Passante di Mestre, tutti furono felicissimi: finalmente la Tangenziale di Mestre non sarebbe più stata un infernale budello. Effettivamente sabato scorso, primo giorno del primo Grande Esodo Estivo, la tangenziale era semivuota… tanto che ha dovuto prendersi tutto il traffico risultante dalla chiusura del passante, bloccato da 30 Km di coda (praticamente tutto, direi). Il governatore veneto Galan ha subito detto che non era colpa loro, che anche nelle altre autostrade c’erano ingorghi e code, e che il problema è che a Quarto d’Altino l’autostrada passa da tre a due corsie, facendo un effetto imbuto; ma lui sta già provvedendo a fare approntare la terza corsia fino a San Donà di Piave.
A sentire tutto questo mi vengono in mente due cose. La prima è che se sono riusciti a far defluire il traffico sulla tangenziale significa che non ce ne doveva essere poi così tanto. La seconda è che se si fanno le tre corsie fino a San Donà di Piave l’imbuto si sposta semplicemente più avanti, visto che non è che si perdano molti flussi di traffico (così ad occhio, giusto quelli verso l’A27). C’è poi un’altra cosa che mi viene in mente: se si fa ridurre prima la velocità, l’effetto imbuto si riduce, e paradossalmente ci si mette meno tempo (lo stop-and-go fa perdere tempo, meglio un flusso lento ma costante). Magari qualcuno ci potrebbe anche pensare, no? In fin dei conti lo facevano sulla tangenziale di Mestre e andava tutto bene…
Ultimo aggiornamento: 2009-08-02 19:12
Analisi condivisa: http://www.repubblica.it/2009/07/sezioni/cronaca/esodo/analisi-ingorgo/analisi-ingorgo.html
Ciò che affermi è di buon senso, ma spesso buon senso e politica delle infrastrutture non camminano assieme. Se si dovessero imporre i 90 km/h molti utenti si chiederebbero “perché devo pagare il pedaggio se viaggio alla stessa velocità su cui potrei viaggiare (teoricamente) sulla Statale parallela?” e probabilmente in molti boicotterebbero l’autostrada.
E forse questo comportamento non sarebbe neanche controproducente per chi rimane in autostrada (avrebbe meno traffico). Chi ci perde è però la società concessionaria, che di fatto decide se e quando costruire terze corsie, passanti e quant’altro.
Occhio che l’A27 si innesta direttamente al Passante e che l’uscita di San Donà corrisponde all’uscita di Jesolo, a cui presumibilmente erano dirette molte auto dei vacanzieri. O forse no? Andavano tutti in Croazia? Chi lo sa, queste informazioni non sono trapelate.
@rectoscopy: il limite di 90 all’ora non ci sarebbe sempre, ma solo nei momenti di picco – non ditemi che non è possibile sapere in tempo reale quanto traffico c’è su un’autostrada. Per il resto, ti garantisco che in quella zona le statali parallele non ci sono, sarebbe comunque meglio farsi l’autostrada…
Per l’A27, lo so che si innesta sul passante; però la mia esperienza (sono sacilese da parte di madre…) mi dice che non è che ci siano chissà quali flussi in uscita. Su Jesolo ammetto di non averci pensato, invece.
SS 14 FTW
la viabilita’ in veneto e’ un delirio, da qualsiasi parte tu arrivi e ovunque tu vada. Rumiz, mi pare, osservava che la maggior parte delle aziende venete studia come risparmiare un secondo sulla produzione dei suoi articoli, per poi perderne immediatamente due appena il camion esce dal magazzino e si immette su una qualsiasi strada.
In compenso proliferano le rotonde, dove servono e dove non servono, senza risolvere un accidente di niente.
e Galan si offende, povero ciccio!
sgrunt.
/me che del traffico in veneto ne sa qualcosa e na ha pieni i cosidetti, pure.
gli industriali veneti che oggi si lamentano perché la rete stradale è incasinata sono gli stessi che ieri hanno costruito il loro capannoncino a Sarcazzolandia, lontano da qualsiasi rete di comunicazione.
in altre parole questi “capitani di industria” sono specialisti del chiagni e fotti. il miracolo economico del Nord Est degli anni Novanta ci mostra chiaramente che la competitività economica delle aziende è scarsamente dipendente dalla competitività del sistema dei trasporti locale