Che ha fatto l’Elah a Caprotti?

Chi fa la spesa all’Esselunga probabilmente se n’è accorto, anche perché è da più di un anno che sta succedendo: i supermercati non tengono più in assortimento i prodotti Elah-Dufour, dalle caramelle ai budini. Ci sono caramelle di tutti i tipi, ma non di quella marca.
Sappiamo tutti che la logistica dei supermercati segue una serie di regole a prima vista controintuitive: a parte l’avere ad esempio i prodotti a primo prezzo negli scaffali più scomodi (in alto o in basso), le aziende pagano il supermercato per avere un’esposizione migliore dei loro prodotti, e sicuramente quello di dolciumi e caramelle è un settore dove la concorrenza è estrema – se non ne siete convinti, chiedete a Ferrero e Perfetti o date un’occhiata agli espositori vicino alle casse. Ma l’ostracismo è davvero improbabile; conoscendo il caratterino di Bernardo Caprotti, la Elah-Dufour deve avergli fatto qualcosa di davvero grave. Peccato che non lo si possa sapere… a meno naturalmente che non crediate alla versione della ritorsione perché dopo un’azione di spionaggio industriale Esselunga si è accorta che alla Coop facevano offerte migliori, come si poteva leggere ad esempio sul Corsera lo scorso settembre.

Ultimo aggiornamento: 2009-07-24 13:00

9 pensieri su “Che ha fatto l’Elah a Caprotti?

  1. Fabio Forno

    Beh, conoscemdo proprio i caratterino di Caprotti la spiegazione potrebbe essere sufficiente. Tra l’altro mia mamma mi dice che nella Esselunga di Biella (stando a Torino non ho Esselunghe a diposizione) da mesi non trova più caffé Lavazza. Una cosa simile?

  2. Long John Silver

    Facendo la cosa un pelo piu’ estesa, se e’ per questo io trovo in sempre meno supermercati l’acqua Ferrarelle. Voi ci avete fatto caso?

  3. Barbara

    prodoti, ochiata, e marhi nel commento. Il mare ti fa male.
    Detto questo, concordo con Frieda.

  4. Anonymous

    In realtà, un braccio di ferro commerciale non è cosa rara: il supermercato pensa di avere il coltello dalla parte del manico perché senza di loro la marca perde una bella percentuale di clienti, e il produttore dal marchio forte pensa che il supermercato non possa tirar la corda più di tanto perché i clienti si lamentano se non trovano i propri marchi preferiti e perché i prodotti a marchio forte sono quelli con i margini maggiori anche per il supermercato. Entrambi possono essere disposti ad accettare per un po’ la perdita derivante dalle mancate vendite pur di spuntare condizioni migliori sul medio-lungo termine. In questo caso però può anche davvero essere un colpo di testa di Caprotti contro chi ha testimoniato al processo…

  5. .mau.

    @Barbara: la notiziola è stata scritta due settimane fa in montagna sul palmare (che non è abbastanza veloce per mettere tutte le doppie, oppure i tasti morti come l’accento in “più”) e il commento sul telefonino che ha una tastiera piccola anche per le mie dita.
    Detto ciò, è noto che io non rileggo mai quello che scrivo…

  6. Mike

    Mai stato alla esselunga, pero’ il Lavazza e` in offerta al Lidl e lo si trova benissimo anche da LD. Per le caramelle, boh, non mi ricordo. Da un’azienda diretta da un ultraottuagenario che ha cacciato il proprio figlio e non parla piu’ con i fratelli soci mi aspetto questo ed altro.

  7. Marcello Modica

    Sono d’accordo con il Sig. Caprotti !
    Queste aziende pensano di avere il monopolio su tutto. Ci sono dei prodotti altrettanto validi.

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