Chi fa la spesa all’Esselunga probabilmente se n’è accorto, anche perché è da più di un anno che sta succedendo: i supermercati non tengono più in assortimento i prodotti Elah-Dufour, dalle caramelle ai budini. Ci sono caramelle di tutti i tipi, ma non di quella marca.
Sappiamo tutti che la logistica dei supermercati segue una serie di regole a prima vista controintuitive: a parte l’avere ad esempio i prodotti a primo prezzo negli scaffali più scomodi (in alto o in basso), le aziende pagano il supermercato per avere un’esposizione migliore dei loro prodotti, e sicuramente quello di dolciumi e caramelle è un settore dove la concorrenza è estrema – se non ne siete convinti, chiedete a Ferrero e Perfetti o date un’occhiata agli espositori vicino alle casse. Ma l’ostracismo è davvero improbabile; conoscendo il caratterino di Bernardo Caprotti, la Elah-Dufour deve avergli fatto qualcosa di davvero grave. Peccato che non lo si possa sapere… a meno naturalmente che non crediate alla versione della ritorsione perché dopo un’azione di spionaggio industriale Esselunga si è accorta che alla Coop facevano offerte migliori, come si poteva leggere ad esempio sul Corsera lo scorso settembre.
Ultimo aggiornamento: 2009-07-24 13:00
Beh, conoscemdo proprio i caratterino di Caprotti la spiegazione potrebbe essere sufficiente. Tra l’altro mia mamma mi dice che nella Esselunga di Biella (stando a Torino non ho Esselunghe a diposizione) da mesi non trova più caffé Lavazza. Una cosa simile?
Avranno smesso di pagare il
pizzdovuto..@ff: anche Lavazza era indicata tra i marchi coinvolti nelle querelle.
Facendo la cosa un pelo piu’ estesa, se e’ per questo io trovo in sempre meno supermercati l’acqua Ferrarelle. Voi ci avete fatto caso?
prodoti, ochiata, e marhi nel commento. Il mare ti fa male.
Detto questo, concordo con Frieda.
In realtà, un braccio di ferro commerciale non è cosa rara: il supermercato pensa di avere il coltello dalla parte del manico perché senza di loro la marca perde una bella percentuale di clienti, e il produttore dal marchio forte pensa che il supermercato non possa tirar la corda più di tanto perché i clienti si lamentano se non trovano i propri marchi preferiti e perché i prodotti a marchio forte sono quelli con i margini maggiori anche per il supermercato. Entrambi possono essere disposti ad accettare per un po’ la perdita derivante dalle mancate vendite pur di spuntare condizioni migliori sul medio-lungo termine. In questo caso però può anche davvero essere un colpo di testa di Caprotti contro chi ha testimoniato al processo…
@Barbara: la notiziola è stata scritta due settimane fa in montagna sul palmare (che non è abbastanza veloce per mettere tutte le doppie, oppure i tasti morti come l’accento in “più”) e il commento sul telefonino che ha una tastiera piccola anche per le mie dita.
Detto ciò, è noto che io non rileggo mai quello che scrivo…
Mai stato alla esselunga, pero’ il Lavazza e` in offerta al Lidl e lo si trova benissimo anche da LD. Per le caramelle, boh, non mi ricordo. Da un’azienda diretta da un ultraottuagenario che ha cacciato il proprio figlio e non parla piu’ con i fratelli soci mi aspetto questo ed altro.
Sono d’accordo con il Sig. Caprotti !
Queste aziende pensano di avere il monopolio su tutto. Ci sono dei prodotti altrettanto validi.