In questi giorni qualche bloggher si è messo a sparlare di Clemente Mastella per questa intervista su Repubblica, dove il neo-eurodeputato si lamenta perché la diaria è solo di 290 euro. Seguono annessi e connessi, frizzi e lazzi.
Naturalmente io non ci credo neppure per un momento che Mastella non sapesse che da questa legislatura gli stipendi a Bruxelles non sono più parificati a quelli nazionali, ma sono uguali per tutti: e d’altra parte Mastella è stato votato, visto che le preferenze alle Europee ci sono ancora.
E poi, scusate, perché l’ex Guardasigilli sarebbe andato a farsi intervistare per un giornale che ce l’ha con lui? su, è tutto un teatrino: volete cascarci sempre?
Ultimo aggiornamento: 2009-07-17 08:00
A me non sembra un’intervista, bensì parole captate mettendo l’orecchio sulla porta. «Lo urla in ascensore». No, no, non è un’intervista.
>io non ci credo neppure per un momento che Mastella non sapesse che da questa legislatura gli stipendi a Bruxelles non sono più parificati a quelli nazionali, ma sono uguali per tutti
Io invece temo che se la sia persa davvero: non è che ci sia stata tutta questa pubblicità alla cosa, io l’ho sentita attraverso qualche bloggherello qualche tempo fa. E l’austerità, secondo me, gli crea qualche problema, visto che ci sono un sacco di persone cui regalare torroni (vedi sotto).
>Mastella è stato votato, visto che le preferenze alle Europee ci sono ancora
Devo spiegarti come funziona dalle mie parti, dove il ceppalonide è stato votato? Stiamo parlando della stessa terra dove il Partito Democratico ha più tessere che voti.
Come hai chiesto, questo è un commento anonimo su un post vecchio