Immagino che questa notizia non sia ancora arrivata all’italica stampa, anche perché non l’ho vista nemmeno sulla stampa estera; insomma, vi potete fare una cultura di prima mano. (ok, mentre sto scrivendo questa notiziola il tutto è apparso anche su Slashdot)
Come potete leggere qua, la National Portrait Gallery britannica ha inviato una lettera di minaccia a un utente di Wikipedia (in lingua inglese), perché costui o costei aveva postato sull’enciclopedia una serie di immagini di opere del museo in questione; immagini prese dal sito del museo (con un po’ di fatica, perché bisogna cliccare su ciascuna immagine per ingrandirla: o almeno ho capito così).
Su una cosa Wikimedia Foundation e NPG sono d’accordo: le opere originali presenti nel museo sono nel pubblico dominio. La divergenza è sul fatto che le riproduzioni di tali opere siano sotto copyright o no. Per definizione, una riproduzione non è un’opera dell’ingegno, come invece ad esempio i quadri di Andy Warhol. La legge inglese non è chiara sullo status delle riproduzioni bidimensionali, mentre quella americana esplicita che riproduzioni di opere nel pubblico dominio sono nel pubblico dominio. D’altra parte la NPG è ad accesso libero e quindi deve trovare altri modi per ricavare fondi, come ad esempio pubblicare libri d’arte (è forse anche per quello che le immagini ad alta risoluzione non sono visibili direttamente, ed è sicuramente per questo che hanno minacciato l’utente di Wikipedia in lingua inglese)
La situazione è insomma complicata, anche se dal mio punto di vista vorrei che la fruizione delle opere nel pubblico dominio fosse la più ampia possibile: è vero che posso andare al museo aggratis, ma Londra non è esattamente dietro l’angolo, no? In Italia non avremmo comunque problemi: la legge nostrana vieterebbe anche di pubblicare una foto del Colosseo :-(
Ultimo aggiornamento: 2009-07-17 16:03
In Italia non avremmo comunque problemi: la legge nostrana vieterebbe anche di pubblicare una foto del Colosseo :-(
(modalità fotografo ON)
Non metterla giù così dura… L’unica limitazione che conosco è per lo Stato del Vaticano: non è possibile fare foto di piazza San Pietro con il treppiede, ma a mano libera sì. Tutti gli altri edifici (purché non siano basi militari, o entità analoghe) sono fotografabili e riproducibili senza limitazione *purché* siano liberamente accessibili (alias, se tu fotografi un cortile proprietà privata, cicca). Ma da una via pubblica è sempre possibile.
Per oggetti tipo quadri et similia vale quello che vale in UK. Per le persone è pure peggio :-(.
(modalità fotografo OFF)
A me fu cancellata una foto dai Wikimedia Commons (l’ingresso principale dell’Università La Sapienza, a Roma, scattata da me medesimo) perché “The Freedom of Panorama does not apply in Italy. This means that you cannot photograph buildings in Italy where the architect hasn’t died before 1938.”
(http://commons.wikimedia.org/wiki/User_talk:Kameraad_Pjotr/Archive_1#Deleted_image)
Vi risulta?
Tempo dieci minuti e sei stato smentito, la BBC ha pubblicato un articolo: http://news.bbc.co.uk/2/hi/technology/8156268.stm :-)
@Daniele A. Gewurz: sí. http://it.wikipedia.org/wiki/Utente:Alcuni_Wikipediani/Lettera_aperta_sulle_leggi_sul_copyright
@Daniele: io comunque è una vita che non posto più foto su Commons, per diatribe contro gli amministratori colà :-)
@Nemo_bis: (dalla lettera aperta che citi) una diffida a utilizzare qualsivoglia tipologia di fotografia scattata all’interno dei musei, o raffigurante opere (NdA: si riferisce alle opere contenute nei musei, soggetto sottinteso tradotto male, malafede od ignoranza, scegliete voi) i cui autori sono deceduti da ben più di settanta anni
Lo ripeto: è SEMPRE possibile, fatto salvo basi ed edifici militari, fotografare da strade pubbliche l’esterno di edifici. Se Daniele ha fotografato DALL’ESTERNO l’ingresso dell’università è al 100% nel giusto, dal punto di vista legale. Per gli interni, solo i musei e fondazioni private possono limitare le foto all’interno degli stessi, infatti se ci fate caso nelle chiese vi viene vietato l’uso di macchine con il flash con la scusa che si rovinano i dipinti, mica per questioni di copyright ;-).
Ora, la diatriba dei Wikimediani sul diritto di panorama è per me come i sysadmin stile nazista, o la talebaneria di Richard Stallmann: loro vorrebbero un mondo ideale dove tutto è possibile, e neanche una particella di imperfezione nel loro Grande Lavoro.
Naturalmente i sysadmin nazisti non tollerano che un Piccolo e Infido utente rovini i loro bei server dalla Perfezione: e quindi le cose vanno dove vanno. Del tutto inutile dirgli che scrivano fregnacce nelle lettere aperte. E’ gente chiusa, lasciamola nella loro torre d’avorio. Che ci crepino dentro.
Che in Italia non esista il cosiddetto Diritto di Panorama (così detto dalla cricca di amministratori di it-wiki, la maggioranza dei quali non sono portati alla costruttività nelle discussioni tanto quanto il tenutario di questo blog); vale a dire che un comune cittadino o turista non abbia il diritto di fotografare il colosseo e pubblicare le immagini da lui prodotte la ritengo, per usare un eufemismo, una grossa sciocchezza.
Sempre disponibile, comunque, ad esaminare un qualunque riferimento normativo (normativo!) che possa smentire tale mia affermazione.
@mfisk: secondo il governo il “diritto di panorama” non esiste nel senso che è lecito fotografare un documento; però poi non si capisce se ci sono diritti da pagare se invece che il Colosseo che ormai è nel pubblico dominio si fotografa l’Ara Pacis.
A mio (modestissimo; e non perché sia divenuto meno scorbutico, ma proprio perché non è la mia materia) parere, la questione dell’assoggettamento delle riproduzioni fotografiche di opere dell’architettura va inquadrata nell’ambito dell’art. 88 c.1 della legge sul diritto d’autore, che dice che la proprietà intellettuale della fotografia appartiene al fotografo, salvo che per i casi (i) del ritratto di persone e (ii) della riproduzione di opere dell’arte figurativa.
Se poi qualcuno volesse affermare che le opere architettoniche costituiscono una particolare specie di arte figurativa, sarebbe smentito -oltre che dal dizionario- anche dall’art. 2 della medesima legge, che raggruppa in due distinti punti le opere di arte figurativa e le opere architettoniche.
Ne consegue, sempre IMHO, che se fotografo l’Ara Pacis la proprietà intellettuale della fotografia è mia e solo mia, e che non devo diritto all’architetto; mentre se fotografo uno Schifano, sono dovuti i diritti ai suoi eredi.