l’eredità di Berlusconi

No, non parlo del suo patrimonio, ma di quello che avrebbe trovato.
Ieri il Corsera riporta che il PresConsMin ha affermato «Il programma è tutto da realizzare. Ci sono cose impossibili perché abbiamo ricevuto una eredità che è pesante. Quando uno ha il 110% del Pil come debito tutto diventa difficilissimo». È davvero così? Vediamo.
Qui ci sono i link storici dal 1999 al 2006 (lasciate perdere le previsioni). Fonte: Ragioneria dello Stato. Qui ci sono invece i dati 2005-2008. Fonte: Dipartimento del Tesoro. C’è una discrepanza di 0,4-0,5 punti percentuali, credo perché sono state modificate le regole per calcolarlo: per comodità aumenterò i dati di questi anni dello 0,4% per uniformarli.
È vero che Berlusconi ha ricevuto un’eredità di rapporto debito/PIL intorno al 110%: nel suo governo Berlusconi II. Se guardiamo il risultato di due legislature fa i dati sono questi: tra il 2000 e il 2005 il rapporto debito/PIL è passato dal 109.2% al 106.2%. Tra il 2005 e il 2007 il passaggio è stato dal 106.2% al 103.9%. Quasi lo stesso miglioramento in due anni invece che cinque. Per la cronaca, nel 2008 è stata tolta l’ICI, così siamo tornati al 106.2%.
Diciamo insomma che a Berlusconi piace restare sulle cose difficilissime?

Ultimo aggiornamento: 2009-06-22 14:53

6 pensieri su “l’eredità di Berlusconi

  1. layos

    A Berlusconi sta tiritera dell’eredità pesantissima piace tirarla fuori, anche se finge di dimenticare che negli ultimi 10 anni, 7 sono stati di suo governo e tutti gli indicatori economici, dal deficit, al PIL, al debito pubblico, al rapporto debito/pil e deficit/pil sono stati i peggiori in assoluto di tutti i governi della seconda Repubblica.
    Fra l’altro giova ricordare che la Corte dei Conti ha severamente ripreso i vari governi per aver di fatto dissipato il tesoretto (questo vero) dell’entrata nell’euro, che ci è costata lacrime sudore e sangue, oltre la tanto vituperata “eurotax” che di fatto è costata la fine al primo Prodi. In pratica essendo entrati nell’euro, con un costo del denaro che si è meno che dimezzato, avendo noi un debito pubblico spaventoso che ci costa miliardi di interessi, ogni punto di riduzione dei tassi, implica risparmi grandiosi in termini di restituzione del reddito. Risparmi che non si sono riflessi nel miglioramento dei conti, ma unicamente in nuove e peggiori clientele e sperpero di denari pubblici.
    Naturalmente di nessuna di queste cose interessa alcunchè ad alcuno, ne se ne fa menzione in alcun dove sui mezzi di informazione.

  2. Yuri

    Comunista! (prova a pensarlo detto con un tono da Cornacchione a Che Tempo Che Fa)
    :)

  3. Fabio Forno

    Beh, sono anch’io convinto che sei un po’ ossessionato ;)
    Cmq se si vogliono fare le pulci precise i riferimenti non sono gli anni delle elezioni, ma quelli successivi, perché nell’anno in corso viene solo gestita la finanziaria del governo precedente…
    Se vogliamo fare un’analisi politica posso solo dire che la storia del “buco” lasciato mi dà parecchio fastidio chiunque la usi (sono le prime parole di Podestà che ho sentito ad esempio, ma pure Prodi non si era tirato indietro nel mettere le mani avanti appena eletto nel 2006).

  4. .mau.

    @ff: se fossi ossessionato da Berlusconi starei parlando di come utilizza tutte quelle simpatiche signorine, no?
    I conti con l’anno dopo le elezioni a questo giro sono falsati, perché SB ha tolto l’ICI a metà anno, e non so quanto sia costata la cosa; non sarebbero comunque molto diverse.
    Che appena entrati ci si lamenti del buco lasciato dagli altri è cosa tristemente vera; ma due legislature fa si è andati avanti per quattro anni, e in questa si direbbe che si prosegue uguale.

  5. Fabio Forno

    @mau: l’hai appena fatto :P
    Per la verità nei 4 anni successivi si sono lamentati di più della crisi post 11/9 e questa volta ce n’è stata un’altra bene peggiore appena eletti, con già effetti sul 2008, quindi non fatico ad immaginare di chi sarà la colpa…

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