Donazioni di sangue difficili

In occasione della mia ultima donazione di sangue di giovedì scorso ho finalmente scoperto perché ultimamente mi avevano ridotto l’indice di donazione da quattro volte l’anno (anche se più di tre non ne facevo, visto che l’emoglobina non è mai stata il mio forte) a due.
Sono sanissimo, non faccio nulla di “pericoloso” o cose del genere: semplicemente sono troppo miope, e quindi per paura che la mia vista peggiori hanno scelto di ridurre le volte in cui perdo mezzo litro scarso di sangue. Ah: aggiungo che la mia miopia non è degenerativa ma causata da una malattia, e che nei venti anni passati da donatore non mi è mai successo di vedere calare la vista.
Capisco i problemi di sicurezza, ma non è che a questo punto si rischia davvero di veder calare sempre più le donazioni, e non certo per ignavia dei donatori?

Ultimo aggiornamento: 2009-06-20 07:00

8 pensieri su “Donazioni di sangue difficili

  1. S.

    Se l’AVIS si occupa di salute il suo primo impegno deve essere quello di tutelare la salute dei propri donatori. Se c’è anche solo il sospetto che donando di più si peggiori la tua salute è giusto che ti calino il numero di prelievi.
    Chissà se e quando io potrò riprendere.

  2. Bubbo Bubboni

    Oltre ad un generico principio di estrema tutela nei confronti dei donatori e dei riceventi credo che questo atteggiamento nasca anche dall’esperienza.
    In questi anni di donazioni è capitato più volte che il progresso della ricerca prendesse in considerazione nuovi fattori e stabilisse nuove correlazioni tra indicatori e patologie. Basta vedere la lista dei test AIDS che sono già fatti con due (o quattro?) metodologie e che sono cambiati nel tempo.

  3. Weissbach

    Io “ero” perfettamente d’accordo con te.
    Mi sono sempre sembrate eccessive certe cautele, soprattutto considerandone la genericità: ad esempio le donne possono donare solo due volte all’anno, ma non tutte hanno problemi di anemia per via del ciclo.
    Però ultimamente ho riconsiderato la cosa, e penso che le organizzazioni di raccolta non possano permettersi neppure l’innesco di dicerie negative sugli effetti per i donatori.
    E per queste sai bene che basta un incidente, di qualsiasi tipo.

  4. luca

    ..mi sembra un pò esagerato, già ci sono parecchie paure e pregiudizi nei confronti della donazione …
    hai mai pensato di donare plasma?…è utile anche quello

  5. Barbara

    L’origine della miopia (geni o malattia) credo non c’entri; qualunque cosa provochi un allungamento dell’occhio stiracchia la retina e la rende più fragile. A suo tempo mi mandarono dall’oculista per autorizzare un parto naturale, e lì non autorizzare significava un intervento chirurgico, con i rischi del caso. Non sono solo quelli dell’Avis che si preoccupano, insomma.
    Concordo in pieno con chi approva la loro scelta, e mi vergogno molto perché a donare il sangue non sono mai andata in vita mia.

  6. .mau.

    Capisco il punto di vista della sicurezza innanzitutto, ma garantisco che se in vent’anni di donazioni la mia miopia non è cambiata, magari potrebbe essere possibile che io – sotto la mia personale responsabilità – accetti un indice di donazione più alto.
    @luca: il problema con la plasmaferesi sarebbe addirittura peggiore, perché lì ti tolgono e mettono sangue e quindi la pressione oculare cambia più spesso.

  7. nya

    Ha ragione Barbara sul perchè ti hanno ridotto i prelievi, non è certo perchè temono un peggioramento della miopia, ma una sua complicanza, più frequente nelle miopie elevate…il distacco di retina.
    Te lo dice una che vive con -9.25 e -7.00

  8. Bubbo Bubboni

    @.mau.: Il diritto alla salute è indisponibile, quindi se è noto in letteratura che c’è anche un remoto rischio non c’è firma che basti.

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