Quando sono uscito dalla sala, oltre a dire “ah, ma fuori fa caldo!” – aria condizionata a palla – il mio commento è stato “un bel film di fantascienza”. Occhei, questo State of Play (scheda, sito ufficiale) è un riciclo di una miniserie televisiva britannica, e non hanno nemmeno fatto fatica a cambiare i nomi dei personaggi. Il punto è che la trama, con il prode giornalista Russell Crowe che nonostante tutto e tutti riesce a sconfiggere la perfida PointCorp (la Blackwater nemmeno troppo nascosta) e la bloggeuse Rachel McAdams che ci ha da imparare come si fa davvero il giornalismo, poteva essere verosimile ai tempi di Tutti gli uomini del presidente ma non certo oggi: non dico in Italia – non fatemi ridere – ma neppure negli USA. Diciamo che è stato un bello spot per l’industria dei giornali e che il film, pur essendo abbastanza prevedibile, scorre bene ed è piacevole. Ma non gridate certo al capolavoro.
Ultimo aggiornamento: 2009-06-16 07:00