Assimilazione

Martedì pomeriggio ero in via della Moscova angolo via San Marco, avevo legato la bici ed ero ancora lì col casco, mentre due donne stavano parlando. Una finisce di dire “aspetti, proviamo a chiedere al signore qua” e mi fa “sa dirmi dov’è il Fatebenefratelli?” Io rispondo di sì, e spiego come arrivarci (è facile :-) ) La signora si avvia e l’altra aggiunge “Beh, già che ci sono, da qua come arrivo in Ticinese coi mezzi?”, al che io ci penso un attimo su e la consiglio di prendere la 94 e poi il 3 in Arena. Ora, è vero che io ho sempre avuto la faccia di uno che sa dare indicazioni stradali; però fare il milanese così mi intristisce un po’.
(poi è vero che c’è stato qualcuno che lunedì sera mi ha telefonato da Torino per chiedermi come arrivare in via Bogino :-) )

Ultimo aggiornamento: 2009-06-11 07:00

5 pensieri su “Assimilazione

  1. Piotr R. Silverbrahms

    Ma ero lì davvero con il caso (e allora, quale caso?) o con il coso (spero non in mano, le signore lo avrebbero notato). O magari col casco (della bici)… credo di sì, opto per il casco. Sempre meglio che il caschè (tango in via Moscova?)

  2. .mau.

    @luca: essendo assimilato, devo parlare come i locali, i quali declinano al maschile i tram e al femminile filobus e autobus…

  3. Boh/ Orientalia4All

    io ho chiesto indicazioni per una piazza a un signore, che si è rivelato essere indiano e che era l’unico a saperle, fra tutti gli italiani intorno. E non sapeva neanche l’italiano!

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