A quanto pare, ieri mi sono sbagliato: come potete vedere dall’articolo sulla Stampa, qualche giornalista che ha fatto notare come in un anno il PD+L ha perso sei milioni di voti c’è stato.
Peccato che Marco Castelnuovo mi sia caduto sulle percentuali. Il suo articolo infatti si apre con la frase “Se solo un anno fa i due partiti maggiori superavano abbondantemente l84% dei voti lasciando ai «piccoli» le briciole dopo il voto di ieri, i due grandi partiti raccolgono uniti un misero 61,4%.”. In effetti il sito del ministero dell’Interno, l’84% dei voti riferiti al 2008 erano quelli delle due coalizioni maggiori, e PdL e PD avevano il 70.5% dei voti. Percentuale indubbiamente maggiore di quella di quest’anno, ma non così tanto…
Aggiornamento: (10 giugno) come si vede nei commenti, Calstenuovo si è accorto dell’errore e ha corretto l’articolo. A me sembra molto più importante la correzione che l’errore originale. Tutti possiamo sbagliare, come ben sa chi frequenta questo posticino e vede le cancellazioni dopo che i miei ventun lettori mi fanno notare le cappelle che prendo. Un plauso al giornalista, quindi!
Ultimo aggiornamento: 2009-06-09 11:34
Alzo le mani, hai ragione.
L’unica attenuante è che ieri avevo talmente tante cose da fare che ho guardato il dato sbagliato senza accorgermene.- Pensa che pure mi ero sorpreso: non me lo ricordavo così alto!
E vabbè, capita. Su internet cambierò. Sulla carta, è impossibile.
Perdonato?
Per la verità della perdita dei voti hanno scritto anche Repubblica e il manifesto (e anche colle percentuali giuste, almeno quest’ultimo: «L’analisi del voto effettuata sui dati finali riserva qualche sorpresa. Un anno fa, il Pdl aveva preso oltre 13.600.000 voti, il 37,4%. L’altro ieri ha mantenuto una percentuale di poco inferiore (35,3%) pur avendo avuto 10milioni e 800mila voti. Quasi 3 milioni in meno. Peggio ha fatto il Pd, che un anno fa era stato scelto da 12.092.000 italiani, il 33,2%. Domenica ha «tenuto» con il 26,1%, ma con soli 8 milioni di voti: in 12 mesi 4 milioni di voti in meno. E veniamo ai «trionfatori». La Lega ha guadagnato in un anno appena 100 mila preferenze, ma 1,9 punti (dall’8,3 al 10,2%). Molto meglio ha fatto l’Italia dei valori che ha raddoppiato le percentuali (dal 4,4 all’8%) con 800mila voti in più»).
@Marco: certo che sì. È il perseverare, che non si perdona!
(e non essendo noi per fortuna nel mondo di 1984, è ovvio che su carta quel che c’era resta. Non morirà nessuno)