Stamattina Anna e io siamo andati a votare.
Ho scoperto anch’io che i rappresentanti di lista possono stare nei seggi con la spilletta della loro lista (per la cronaca, nei vari seggi nella scuola dove ho votato l’unico rappresentante di lista era da noi). E soprattutto ho scoperto che per le elezioni europee gli aventi diritto al voto erano due in più che per le provinciali. Io ho fatto il gradasso come al mio solito e ho detto “chiaro: sono due stranieri comunitari che sono residenti qua e hanno scelto di votare in Italia”. Anna mi ha subito zittito, facendomi notare che gli stranieri comunitari votano anche alle amministrative, quindi non ha senso: al limite sarebbe dovuto essere il contrario, se loro avessero scelto di votare per le Europee nella loro nazione.
Potrebbe esserci qualche caso strano di militari comandati ai seggi e non residenti in provincia di Milano, ma mi suona strano. Qualcuno ha qualche idea?
Ultimo aggiornamento: 2009-06-07 20:05
Dal sito del Ministero degli Affari Esteri
“Se invece desideri votare in Italia pur essendo residente in un Paese UE, devi farne esplicita richiesta, entro il giorno precedente le elezioni in Italia, al Sindaco del Comune italiano di ultima residenza. ”
Quindi molto probabilmente si trattava di cittadini EU non residenti.
Credo che non votino per tutte le amministrative, ma solo per le comunali, dunque, provinciali escluse.
@lobo:
Se avessi deciso di votare nelle mia ultima città di residenza in Italia avrei potuto votare sia per il parlamento europeo sia per il comune.
@Sergio:
Non sono sicuro al 100% ma penso che gli stranieri comunitari possano votare per la provincia. Io qui ho votato per la contea, che è in pratica equivalente alle province italiane.
A Torino ce l’hanno menata che Emanuele Filiberto, residente a Umbertide (PG), votava solo per le Europee. Credo che tu possa segnarti per votare alle europee in un comune diverso da quello di residenza, dentro o fuori dallo stesso Paese, e in questo caso ovviamente non voti per le amministrative di quel luogo (cosa che faresti solo se avessi preso la residenza lì).
Comunque anche a me è giunta voce che a Milano era pieno di rappresentanti di lista del centrodestra insistenti e melliflui di fronte ai seggi, in cerca di elettori indecisi. Però il fatto di vestire la spilla del partito è non solo consentito, ma obbligatorio, proprio perché sia il personale del seggio che gli elettori capiscano chi sei e che ruolo hai.
sì anche io ho notato una rappresentante di lista che era al seggio con la spilletta della sua lista! ed è anche già eurodeputata! ma si può fare?
Dall’alto (o dal basso) della mia presidenza di seggio posso garantirti che gli elettori europei residenti in Italia (mia moglie ad esempio) possono (potevano) votare per le europee e per le comunali. Per le provinciali no.
Poi ci sono i cittadini comunitari ma residenti in Italia che votano solo le comunali (perché votano le Europee al loro consolato). Poi ci sono i cittadini Italiani residenti all’estero che votano provinciali e comunali qui ma hanno espresso il voto per le europee nel paese di residenza. Poi ci sono… (la cosistica durerebbe ancora due o tre pagine, quindi ve la risparmio)