Naturalmente è assolutamente inutile fare una proposta di legge popolare (per cui comunque bastano 50000 firme, ricordo), quando si ha un’ampia maggioranza al Parlamento. E comunque non è che una proposta di legge debba necessariamente diventare legge con quel testo, anche se Berlusconi si guarda bene dal ricordarlo.
Ma naturalmente la manovra è chiara: si comincia con leggi che strizzano gli occhi al popolo per far passare il concetto che non è necessario perdere tempo, e basta che Qualcuno pensi per noi.
Ultimo aggiornamento: 2009-05-24 12:57
In realtà, per cambiare il numero di deputati e senatori, occorrerebbe un procedimento un po’ diverso rispetto al solito iter. E si può richiedere referendum costituzionale con particolari modalità (138 Cost.).
La vedo in un modo leggermente differente: per me serve di più per ribadire ai suoi capponi chi comanda.
Ovviamente oltre all’essere essenziale per rimanere pop.
@Leoman: l’iter sarebbe diverso, è vero, ma tra le leggi di iniziativa popolare ex articolo 71 non sono vietate quelle di natura costituzionale.
Io la vedo un po’ diversa. Cioè che c’è un controsenso palese: se è lui che ne parla e se è lui a proporre, dove diamine sta l’iniziativa popolare?
Da qui discende un corollario: si tenta di forzare la mano al Parlamento (oltre a riflettere su quanto ci si possa mettere mano prima e dopo; e oltre al fatto che dei 50.000 firmatari necessari, sinceramente, dubito che anche un millesimo leggeranno l’intero testo prima di firmare: è fuori moda). Cioè: per evitare discussioni nel merito, e per mettere in riga OGNI partito, la si butta in demagogia: i cittadini l’hanno voluto (anche se siamo noi ad averglielo “suggerito”), guai a chi votasse contro la loro volontà. Il discorso è: LORO? E qui si torna al controsenso della prima frase.
Non capisco, se non è uno spreco esagerato mi sa che le info non sono ancora complete.
Non mi pare possibile che qualcuno pensi ad un provvedimento puntuale senza un corrollario prontamente monetizzabile. Infatti basta sventolare “riduzione parlamentari” rendere impossibile qualsiasi critica o ragionamento quindi è un esca ottima per ottenere qualcosa di ben più solido. Non resta che vedere cosa e riderci su.
Ma il piano è sventolare “riduzione parlamentari” per ottenere “riduzione democrazia e accentramento di poteri nelle mani del PresCons”, mi sembra evidente…
Bè, comunque sia, voglio proprio vedere i parlamentari che votano tutti allegri una legge con cui si sbattono giù dallo scranno da soli.
L’hanno detto in tanti così tante volte, che non ci credo neanche se lo vedo.