La cimice (teatro)

L’ultimo spettacolo dell’abbonamento al Piccolo di quest’anno è stata la riduzione fatta da Serena Sinigaglia dell’opera di Majakovskij, con Paolo Rossi come protagonista. In due parole: non ci è piaciuto, anche se per ragioni opposte.
La Sinigaglia ha deciso di attualizzare la storia, ma senza farne una satira moderna. Così soprattutto il secondo tempo resta senza arte né parte, non fantascientifico, non contro il regime, non secondo quanto scritto dall’autore. Da questo punto di vista il primo atto è forse più fedele, anche se io l’ho trovato troppo lungo e ridondante soprattutto all’inizio.
Per la compagnia, sedici persone che devono fare non so quante parti ciascuna col proprio costume, dev’essere un lavoraccio; forse alcune scene sono un po’ troppo manieriste, ma nel complesso direi che si sono comportati bene… tranne Paolo Rossi, che mi è sembrato completamente fuori posto. Il Prisypkin che ha fatto era un guitto della peggior specie, giusto pronto a cercare di strappare una risata da mestierante. Probabilmente i due tipi vicini a Loris che se ne sono andati via dopo dieci minuti non avevano tutti i torti.

Ultimo aggiornamento: 2009-05-24 12:24