Il distributore di preservativi della farmacia vicino all’ufficio vende anche test di gravidanza.
Ultimo aggiornamento: 2009-05-20 07:00
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14 pensieri su “Pronto anche il piano B”
Barbara
In un mondo paese venderebbe quello che chiamano Piano B in Nordamerica, cioè la pillola da prendere il prima possibile se il condom si è rotto o sfilato. Personalmente ritengo che chi usa il profilattico per motivi anticoncezionali dovrebbe tenersela in casa visto quanto è difficile procurarsela in Italia.
Mi sembra logico. Anche se immagino che possa avere l’effetto di rendere l’amante già pronto a un torrido amplesso senza pensieri un po’ più – come dire – cauto.
PS: concordo con Barbara: ottenere la pillola del giorno dopo in Italia – SE si riesce ad ottenerla – è un percorso ad ostacoli condito da insulti nemmeno troppo velati alla tua moralità.
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Giorgio
:-)
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Cicciocolla
Solo per puntualizzare, visto che è uscito l’argomento, io l’ho dovuta chiedere due volte la pillola e non ho mai avuto problemi (neppure un attacco velato alla mia moralità). Forse sono stata fortunata, ma mi sembra che il sistema attualmente vigente (la ricetta serve anche a tutelare la salute dell’interessata, la pillola del giorno dopo è una bomba ormonale che può anche fare male) funzioni. Personalmente sarei per renderne obbligatoria la prescrizione (cosa che già dovrebbe essere,e che mi pare sia), ma di qui al distributore, secondo me si corre il rischio di banalizzarne l’uso.
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Yuri
@Barbara: sai com’è… “morte alla pillola atea e nociva, per l’aspirina si gridi evviva, che poi fa lo stesso effetto, non bisogna prenderla prima o dopo, bisogna prenderla invece, e passano anche quei noiosi mal di testa…” Scusate la citazione… vecchio pezzo goliardiaco (ma solo fino ad un certo punto) di Guccini…
Passando ai discorsi seri, probabilmente ha ragione Cicciocolla. Certe “obiezioni di coscienza” (o comunque nella migliore delle ipotesi risolini o commenti vari) mi sanno tanto di ipocrisia, ma banalizzarne l’uso rischia anche di dare un falso senso di sicurezza, mentre invece i preservativi non servono solo ad evitare gravidanze indesiderate…
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Barbara
@yuri e cicciocolla: in farmacia vendono senza ricetta il paracetamolo. La differenza fra la dose terapeutica e quella mortale è un fattore molto basso (meno di dieci) e cala ulteriormente in presenza di alcune patologie del fegato, non tutte indicate nel bugiardino – io l’ho scoperto leggendo il Bugiardinen una volta che l’ho comprato in Germania.
Ricordo che la pillola del giorno dopo va presa, per l’appunto, il giorno dopo: se il preservativo si rompe il venerdì sera, puoi trovarti in pronto soccorso con un codice bianco. Dove oltretutto dai fastidio, perché non hai un’emergenza malattia. E che io sappia, può avere effetti collaterali ma non particolarmente gravi (di paracetamolo si muore).
@cicciocolla: l’hai usata due volte? Io cambierei marca di preservativi :-).
Io la pillola sono andato a chiederla un paio di volte (sì, l’ho fatto io).
La prima volta il medico di famiglia mi ha chiesto ma senza alcuna malizia: – “E’ per sua moglie, vero”? (intendendo: dire: “certo non è per Lei”). Io ho risposto – “No”, e lui è diventato rosso come un peperone e ha cominciato a farfugliare cose senza senso scusandosi in cinque lingue diverse.
Comunque, è vero che tutela la salute, ma la procedura della prescrizione di fatto non serve a nulla (mica mi ha visitato, ovviamente), se non a perder tempo.
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.mau.
Tanto lo sappiamo tutti che la pillola del giorno dopo è usata esattamente come una pillola normale (a parte il tempismo).
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Cicciocolla
@Barbara:”Ricordo che la pillola del giorno dopo va presa, per l’appunto, il giorno dopo: se il preservativo si rompe il venerdì sera, puoi trovarti in pronto soccorso con un codice bianco”.
Non è proprio esatto. Basta andare dalla guardia medica, dove non credo si trattino le urgenze ma al massimo le prescrizioni urgenti (il che immagino eviti un bel po’ di coda), e quindi alla farmacia di turno. Tempo un’oretta, approssimando, perfino nelle notti del più perfido ponte vacanziero. :)
Sul paracetamolo sono un po’ sorpresa, e comunque credo che, se ci si dovesse muovere in una qualche direzione per quanto riguarda i farmaci, sarebbe quella di venderne e farne usare il meno possibile, che gli effetti collaterali solo spesso (purtroppo) sorprendenti. Per quanto riguarda il Bugiardinen, se dicesse tutta la verità non si chiamerebbe così, o sbaglio? ;)
@mfisk: mi sorprendi, pensavo bisognasse andarci di persona. Certo che se è così si vanifica tutto il discorso…
Come dice Barbara: la pillola può avere effetti collaterali, ma non particolarmente gravi; mentre un pupo (o un’IVG) è sicuramente una cosa molto più seria (grave o gioiosa, ma comunque seria).
Sarei pertanto curioso di trovare un medico che si rifiuti di prescriverla, salvo patologie che non so immaginare.
Ci sono poi i medici che si rifiutano di prescriverla per un malinteso -e perlopiù truffaldino- richiamo all’obiezione di coscienza (art. 9 L.194/78), che non può essere in alcun caso applicata alla prescrizione della pillola. Tale rifiuto, in un paese normale, dovrebbe dar luogo al richiamo disciplinare e se reiterato all’espulsione dall’Ordine.
In Italia no.
@mfisk “dovrebbe dar luogo al richiamo disciplinare”
Fossimo negli Stati Uniti le madri farebbero apposta nascere i figli dopo il rifiuto per farseli mantenere sine die dal dottore di coscienza.
Secondo me smetterebbero di obiettare dopo 3-4 sentenze.
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.mau.
@layos: più facile venga approvata una legge che fa sì che lo Stato mantenga i “figli del peccato”.
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Yuri
@Barbara. Sul pericolo di un’eventuale banalizzazione, non mi riferivo tanto ai possibili effetti collaterali, quanto al possibile rischio che, dato che poi “tanto nel caso c’è la pillola del giorno dopo” si faccia a meno di altre precauzioni.
Soprattutto ad una certa età si ha quel tanto di fifa di una gravidanza indesiderata che basta a bilanciare le tempeste ormonali, ma ad HIV e compagnia bella, la pillola del giorno dopo (così come quella del giorno prima) gli fa un baffo.
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.mau.
[@cicciocolla: il messaggio era rimasto bloccato in coda, ieri sera non ero al PC]
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In un mondo paese venderebbe quello che chiamano Piano B in Nordamerica, cioè la pillola da prendere il prima possibile se il condom si è rotto o sfilato. Personalmente ritengo che chi usa il profilattico per motivi anticoncezionali dovrebbe tenersela in casa visto quanto è difficile procurarsela in Italia.
Mi sembra logico. Anche se immagino che possa avere l’effetto di rendere l’amante già pronto a un torrido amplesso senza pensieri un po’ più – come dire – cauto.
PS: concordo con Barbara: ottenere la pillola del giorno dopo in Italia – SE si riesce ad ottenerla – è un percorso ad ostacoli condito da insulti nemmeno troppo velati alla tua moralità.
:-)
Solo per puntualizzare, visto che è uscito l’argomento, io l’ho dovuta chiedere due volte la pillola e non ho mai avuto problemi (neppure un attacco velato alla mia moralità). Forse sono stata fortunata, ma mi sembra che il sistema attualmente vigente (la ricetta serve anche a tutelare la salute dell’interessata, la pillola del giorno dopo è una bomba ormonale che può anche fare male) funzioni. Personalmente sarei per renderne obbligatoria la prescrizione (cosa che già dovrebbe essere,e che mi pare sia), ma di qui al distributore, secondo me si corre il rischio di banalizzarne l’uso.
@Barbara: sai com’è… “morte alla pillola atea e nociva, per l’aspirina si gridi evviva, che poi fa lo stesso effetto, non bisogna prenderla prima o dopo, bisogna prenderla invece, e passano anche quei noiosi mal di testa…”
Scusate la citazione… vecchio pezzo goliardiaco (ma solo fino ad un certo punto) di Guccini…
Passando ai discorsi seri, probabilmente ha ragione Cicciocolla. Certe “obiezioni di coscienza” (o comunque nella migliore delle ipotesi risolini o commenti vari) mi sanno tanto di ipocrisia, ma banalizzarne l’uso rischia anche di dare un falso senso di sicurezza, mentre invece i preservativi non servono solo ad evitare gravidanze indesiderate…
@yuri e cicciocolla: in farmacia vendono senza ricetta il paracetamolo. La differenza fra la dose terapeutica e quella mortale è un fattore molto basso (meno di dieci) e cala ulteriormente in presenza di alcune patologie del fegato, non tutte indicate nel bugiardino – io l’ho scoperto leggendo il Bugiardinen una volta che l’ho comprato in Germania.
Ricordo che la pillola del giorno dopo va presa, per l’appunto, il giorno dopo: se il preservativo si rompe il venerdì sera, puoi trovarti in pronto soccorso con un codice bianco. Dove oltretutto dai fastidio, perché non hai un’emergenza malattia. E che io sappia, può avere effetti collaterali ma non particolarmente gravi (di paracetamolo si muore).
@cicciocolla: l’hai usata due volte? Io cambierei marca di preservativi :-).
Io la pillola sono andato a chiederla un paio di volte (sì, l’ho fatto io).
La prima volta il medico di famiglia mi ha chiesto ma senza alcuna malizia: – “E’ per sua moglie, vero”? (intendendo: dire: “certo non è per Lei”). Io ho risposto – “No”, e lui è diventato rosso come un peperone e ha cominciato a farfugliare cose senza senso scusandosi in cinque lingue diverse.
Comunque, è vero che tutela la salute, ma la procedura della prescrizione di fatto non serve a nulla (mica mi ha visitato, ovviamente), se non a perder tempo.
Tanto lo sappiamo tutti che la pillola del giorno dopo è usata esattamente come una pillola normale (a parte il tempismo).
@Barbara:”Ricordo che la pillola del giorno dopo va presa, per l’appunto, il giorno dopo: se il preservativo si rompe il venerdì sera, puoi trovarti in pronto soccorso con un codice bianco”.
Non è proprio esatto. Basta andare dalla guardia medica, dove non credo si trattino le urgenze ma al massimo le prescrizioni urgenti (il che immagino eviti un bel po’ di coda), e quindi alla farmacia di turno. Tempo un’oretta, approssimando, perfino nelle notti del più perfido ponte vacanziero. :)
Sul paracetamolo sono un po’ sorpresa, e comunque credo che, se ci si dovesse muovere in una qualche direzione per quanto riguarda i farmaci, sarebbe quella di venderne e farne usare il meno possibile, che gli effetti collaterali solo spesso (purtroppo) sorprendenti. Per quanto riguarda il Bugiardinen, se dicesse tutta la verità non si chiamerebbe così, o sbaglio? ;)
@mfisk: mi sorprendi, pensavo bisognasse andarci di persona. Certo che se è così si vanifica tutto il discorso…
Come dice Barbara: la pillola può avere effetti collaterali, ma non particolarmente gravi; mentre un pupo (o un’IVG) è sicuramente una cosa molto più seria (grave o gioiosa, ma comunque seria).
Sarei pertanto curioso di trovare un medico che si rifiuti di prescriverla, salvo patologie che non so immaginare.
Ci sono poi i medici che si rifiutano di prescriverla per un malinteso -e perlopiù truffaldino- richiamo all’obiezione di coscienza (art. 9 L.194/78), che non può essere in alcun caso applicata alla prescrizione della pillola. Tale rifiuto, in un paese normale, dovrebbe dar luogo al richiamo disciplinare e se reiterato all’espulsione dall’Ordine.
In Italia no.
@mfisk “dovrebbe dar luogo al richiamo disciplinare”
Fossimo negli Stati Uniti le madri farebbero apposta nascere i figli dopo il rifiuto per farseli mantenere sine die dal dottore di coscienza.
Secondo me smetterebbero di obiettare dopo 3-4 sentenze.
@layos: più facile venga approvata una legge che fa sì che lo Stato mantenga i “figli del peccato”.
@Barbara. Sul pericolo di un’eventuale banalizzazione, non mi riferivo tanto ai possibili effetti collaterali, quanto al possibile rischio che, dato che poi “tanto nel caso c’è la pillola del giorno dopo” si faccia a meno di altre precauzioni.
Soprattutto ad una certa età si ha quel tanto di fifa di una gravidanza indesiderata che basta a bilanciare le tempeste ormonali, ma ad HIV e compagnia bella, la pillola del giorno dopo (così come quella del giorno prima) gli fa un baffo.
[@cicciocolla: il messaggio era rimasto bloccato in coda, ieri sera non ero al PC]