La macchina deve fare brum brum!

Leggo su Repubblica che l Unione Europea sta pensando di varare una norma per cui le auto elettriche dovrebbero essere obbligate a “fare rumore”, simulando il suono di un motore. La norma è nata perché essendo troppo silenziose possono piombare addosso alla gente (soprattutto ciechi e ipovedenti) senza che questi se ne accorgano.
Comprendo la logica dietro la legge, ma a me sono venute in mente due cose: quando cento e più anni fa le automobili dovevano essere precedute da una persona (a piedi…) che avvisasse del loro arrivo, e soprattutto del cartoncino legato con una molletta ai raggi della ruota posteriore della propria biciclettina, per fare finta di essere su una rombante moto. Sono proprio dei bambinoni!

Ultimo aggiornamento: 2009-05-12 11:37

15 pensieri su “La macchina deve fare brum brum!

  1. Aldo

    Che idiozia….
    Spero che, dovesse passare un regolamento del genere, non mettano limiti alla rumorosità che il veicolo deve produrre. Così sulla mia Prius monterò un generatore di rumore modello aereoporto di Malpensa.
    Anzichè far morire i poveri distratti che non mi sentono arrivare li farò così morire di infarto, nella speranza che fra di loro ci sia qualche europarlamentare, magari uno di quelli che hanno avanzato la proposta.

  2. Yuri

    Che geni…
    A parte che con l’inquinamento acustico che c’è in città ho qualche dubbio che tu ti possa accorgere dell’arrivo di una qualunque macchina solo dal rumore (a meno che non sia una Ferrari o un Hummer) e comunque ci sono già auto con motore a combustione interna molto sileziose, mi sembra una di quelle solite cazzatine per ostacolare l’introduzione di ciò che per qualche motivo (problemi di lobby?) “da fastidio”.
    La riduzione dell’inquinamento acustico, oltre che di quello atmosferico, sarebbe proprio uno dei vantaggi del passaggio all’auto elettrica, se invece lo rendiamo impossibile “per decreto”, l’auto elettrica diventa molto meno appetibile…
    Le carte nelle razze però sarebbero una gran bella idea :)

  3. maxxfi

    Bah, a questo punto per giustizia anche biciclette, barche a vela e deltaplani dovrebbero a questo punto essere dotati di simili ‘generatori di rumore’.
    Ma… equipaggiare invece i semafori agli attraversamenti pedonali con segnalazioni acustiche non ridurrebbe gia’ una parte dei casi a rischio (in maniera piu’ economica, tra l’altro)?

  4. vb

    A Torino ci sono stati problemi con il bus elettrico delle linee Star, il cui percorso passa nel bel mezzo di alcune isole pedonali, dove i pedoni proprio non se lo aspettano. Però forse basterebbe un beep mentre passa…

  5. Mike

    Bisognerebbe portare gli europarlamentari a Milano (oppure Lione, oppure Rimini, oppure la riviera ligure) ad osservare quegli strani oggetti che sembrano autobus ma sono elettrici detti filobus. Non è che prendano sotto le persone ogni tre per due: forse i milanesi per selezione naturale stanno attenti ad attraversare la strada?
    Per i filobus senza fili di Torino il problema è che passano in zone che sono diventate pendonali. Se ci fosse traffico, anche il torinese, sempre per selezione naturale, starebbe attento. Se il 36 ridiventasse un filobus non credo che ci sarebbero assolutamente incidenti.

  6. paolo

    Ma cercare di limitare il rumore di tanti veicoli insopportabili no? Ad esempio a moto o motorini.
    Se penso ad Amsterdam con tutte quelle biciclette… cosa devono fare? mettere anche loro il cartoncino nei raggi? :)

  7. Massimo manca

    La cosa non è campata per aria, e confermo quanto dice VB a proposito della navetta assassina che passa davanti a Palazzo Nuovo (e che riceverai come gentile omaggio su FaceBook), che infatti avanza nell’isola pedonale emettendo il segnale di pace come le femminucce in Flatlandia.
    Proprio ieri avevo rievocato con degli ospiti il fatto di essere stato uno dei pochissimi che – sarà una decina di anni fa – aveva fatto l’abbonamento alle Panda Electra in Piazza Vittorio. In realtà ho preso la macchinetta una volta e poi basta, e come me credo tutti gli altri, visto che l’esperimento, probabilmente prematuro, naufragò rapidamente. I problemi erano sostanzialmente i seguenti:
    1) Dovevi riportare la macchina dove l’avevi presa: non c’erano parcheggi sparsi per la città.
    2) Al massimo ci potevi stare in due, perché tutto il posto di dietro era mangiato dalle batterie (e vabbe’).
    3) La macchina era pesantissima e il motore scrausissimo, per cui aveva pochissima ripresa e al verde eri facilmente oggetto di strombazzamento.
    4) Niente freno motore, era come essere sempre in folle, per cui la frenata era un po’ a strattoni, e soprattutto, essendo la macchina pesantissima, luuuuunga.
    5) Last but not least, la macchina viaggiava senza produrre rumore alcuno siccome rapace notturno, ed effettivamente era una sensazione stranissima: dopo un po’ che guidavi avevi come la sensazione di essere invisibile, e tirare giù ciclisti e passeggini era un attimo, ragion per cui si finiva per strombazzare in continuazione.

  8. .mau.

    @massimo: la mia religione mi fa ignorare tutto quello che arriva su FacciaLibro :-)

  9. pietro

    Negli USA vendono un kit che installato su una qualsiasi automobile grazie a un potente amplificatore e ad un gruppo di altoparlanti posizionati sul fondo della macchina, simulano il rombo di una qualsiasi macchina sportiva, ed essendo collegato al contagiri della macchina in modo molto realistico, a parte gli scherzi sui carrelli elevatori elettrici l’avvisatore acustico continuo è obbligatorio da anni, ma non simula il rumore del motore, è un molto più efficente bip bip

  10. Massimo manca

    Di quella religione sono seguace anch’io, ma alcuni dei Regali da Palazzo Nuovo sono strepitosi.

  11. CavalloRazzo

    @pietro, l’avvisatore acustico dei carrelli elevatori si attiva con la retromarcia. Con la marcia in avanti si suppone che sia il carrellista a prestare la necessaria attenzione.

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