Povero Silvio!

Non riesco a capire gli alti lai di certa stampa che ha tuonato contro le affermazioni di ieri di Berlusconi, che ha detto che non c’è bisogno dell’opposizione per cambiare la Costituzione e che lui voterà sì ai referendum perché non è mica masochista. Non sto scherzando: un conto è condividere certe affermazioni, altro conto è ritenerle possibili.
Iniziamo dal referendum. Il Guzzettum darebbe un enorme vantaggio al PdL, che potrebbe finalmente avere da solo una maggioranza schiacciante alla Camera (altro che la legge truffa del 1953, che equivale all’attuale Porcellum e appunto prevedeva un premio di maggioranza per le coalizioni) e probabilmente la maggioranza assoluta anche al Senato. Se si aggiunge che potrebbe andare al Colle a chiedere lo scioglimento delle Camere “perché è cambiata la legge elettorale” e trovarsi così una maggioranza ancora più ligia e che voterà il successore di Napolitano, sarebbe davvero matto ad essere contro le proposte referendarie. Affermare il contrario sarebbe stato da ipocrita.
Sulle modifiche alla Costituzione, basta leggersi la Carta per vedere che Berlusconi ha perfettamente ragione. La si può cambiare a maggioranza semplice, anche se in questo caso – come già accaduto due volte in questo decennio – è praticamente certo che le modifiche vengano sottoposte a referendum… per il quale non c’è quorum. L’unica caduta di stile nel suo discorso è stata la frase dove ha ricordato che l’attuale opposizione ha fatto la stessa cosa nel 2001: caduta di stile perché non ha ricordato che il suo partito aveva votato a favore nelle prime due letture e poi aveva cambiato idea, dato che la Lega aveva minacciato di non allearsi per le imminenti elezioni politiche. Ma ciò non toglie che il principio enunciato da Berlusconi sia costituzionalmente corretto.
Tutto questo pippone per dire che so bene che questa pessima personalizzazione della res politica è stata portata alle estreme conseguenze – se non creata – dall’attuale PresConsMin. Ma ciò non mi pare un’ottima ragione per seguirlo. Io voterò no ai due referendum sul premio di maggioranza, e sono contro le modifiche proposte alla Costituzione: ma le mie scelte non sono certo legate a quello che dice un qualsivoglia politico.

Ultimo aggiornamento: 2009-04-29 12:55

5 pensieri su “Povero Silvio!

  1. layos

    Devo dire che non condivido nemmeno quello dicono gli osservatori politici (ancora ieri sera il prof. Sartori al tg3) sul fatto che per il PD sia una scelta suicida.
    Rebus sic stantibus l’unico modo che il PD ha di governare è quello di diventare partito di maggioranza relativa perchè sia alla propria destra che a sinistra gli alleati che ha sono molto meno malleabili di quanto siano stati AN, UDC e Lega che alla fin fine hanno sempre attaccato l’asino dove voleva il padrone, visto che la sinistra non dispone di un “dominus” altrettanto persuasivo e collettore di consenso in grado di determinare da solo le sorti della coalizione e delle elezioni.
    Il Guzzettum obbligherà alcuni partiti minori a sinistra (Vendola, Di Pietro forse anche altri) a confluire nel PD per evitare di essere schiacciati e nessuno di questi ha la penetrazione elettorale di UDC al Sud e Lega al Nord per togliere voti e “particolarizzarsi”.
    La Lega che corre da sola per il PDL sarebbe un saccheggiatore di voti capace di volare al 15-16% e di far perdere la maggioranza relativa sostanzialmente in tutto il nord.
    Francamente tutti temono che il referendum sia un gioco pro-Silvio, mentre secondo me è molto più un gioco pro-PD. Franceschini non è Che Guevara ma stava comunque risalendo la china del consenso prima del terremoto, che è diventato, magari anche suo malgrado, un gigantesco spot pro-governativo.
    D’altra parte presto o tardi i danni della crisi sulla vita reale delle persone si abbatteranno come scuri e questo logorerà il consenso, perchè un conto è credere alla TV un conto è fare i conti con la propria condizione socio-economica.

  2. Fang

    @layos:
    Non ho ben capito perché un partito al 30% che governa da solo sia un orrore solo se è quello di Berlusconi…
    Al di là di questo, lo voglio proprio vedere un partito unico fatto dall’attuale PD, ovvero ex margherita (ricorsivamente ex DC)+ex DS (ex PDS, ex PCI)+Vendola (rifondazione “moderna”)+…+Di Pietro. :-)
    Sarei anche curioso di sapere quanti voti potrebbe prendere: a sinistra le unioni (a cominciare dal quella più famosa, che pure andava sotto la faccia di Garibaldi) non è che in genere portino voti in più. Anzi.
    Comunque da qui al giorno del referendum ci sarà da ridere. Dopo, forse, un po’ meno.

  3. Tooby

    Se è per questo, se la prende anche con i numeri: dice che la sinistra cambiò la Costituzione con soli 4 voti di scarto. Non dice, però, che lui tentò la stessa cosa nel 2006 con 5 voti di scarto, e al Senato ne prese addirittura uno in meno rispetto alla riforma del 2001.
    Non riesce a capacitarsi del fatto che il suo amato popolo lo abbia tradito nel 2006, promuovendo invece la riforma del 2001.

  4. Fang

    @.mau.
    Uè, adesso ho notato che questa notiziola è senza categoria!
    Cos’è, un test per vedere se la modifica ha avuto effetto?
    Nel mio caso, la risposta è ni (me ne sono accorto solo alla terza lettura).

  5. .mau.

    @fang: molto semplicemente la notiziola era stata scritta offline sul palmare e quando l’ho copiata mi sono dimenticato di aggiungere la categoria.

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