ingresso libero, uscita no

Anche se tecnicamente stamattina quando sono uscito non pioveva, ho deciso comunque di prendere la metro, visto che la mia voce è già abbastanza a pezzi e mercoledì dovrei cantare a Lodi. Faccio il mio solito giro delle tre linee, e a Pasteur, subito prima dei tornelli, mi trovo i controllori, direi per la prima volta da quando non ci sono più le obliteratrici cartacee.
Ora, capisco che ci possa essere qualche furbetto che riesce comunque a passare, e capisco anche che Pasteur non è una fermata per cui i controllori blocchino il traffico come sarebbe potuto capitare a Loreto. Ma dal mio punto di vista sarebbe stato molto più semplice bloccare i tornelli in uscita invece che lasciarli ad ACCESSO LIBERO come al solito: in effetti, io ho tirato fuori il mio biglietto, non gliel’ho nemmeno fatto vedere e l’ho fatto passare dall’obliteratrice perché si sentisse e vedesse che era valido. Ogni tanto ho dei dubbi sulla logica dietro le scelte ATM.
Aggiornamento: (28 aprile) I controllori c’erano anche oggi. Secondo me non hanno voglia di bagnarsi sui bus.

Ultimo aggiornamento: 2009-04-27 10:01

2 pensieri su “ingresso libero, uscita no

  1. .mau.

    @Licia: lo fanno da un po’ (ma ci sono anche squadre non documentate!) così possono dire che la loro è una campagna di responsabilizzazione e non di repressione. Inutile dire che non so quanti dei portoghesi guardino internet o ascoltino le finestre informative.

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